Lo diciamo subito: per noi è una difesa di circostanza. Il Napoli ha capito che probabilmente è meglio che le strade si dividano a gennaio, o comunque che serve un attaccante titolare in attesa che rientri l'altro titolare Milik.
Però fino a gennaio Sarri e De Laurentiis stanno provando a tenere su Gabbiadini in ogni modo, dichiarandogli fiducia e affetto, risparmiandogli delle multe sacrosante e concedendogli più chance di quelle che - in circostanze normali - avrebbe meritato.
Siamo cattivi? Forse sì. Ma va detto che ad agosto fummo quelli che si schierarono apertamente con Manolo perché credevamo nelle sue capacità . Probabilmente le ha, ma non abbastanza da giocare in una squadra di vertice.
Cosa è cambiato da allora? E' cambiato che ci siamo resi conto che il primo a non lavorare per se stesso è proprio Gabbiadini.
Uno può essere "moscetto" una volta, due... ma dalla terza in poi vuol dire che non ce n'è. Manolo come centravanti ha la ferocia "a piccole dosi". Ogni tanto la tira fuori, roba di minuti. Poi si spegne di nuovo.
Comincia la ripresa. Tempo due minuti e lo vedi correre sulla bandierina per andare in scivolata a cercare di contrastare i rinvio di un avversario. Poi Gabbiadini si spegne di nuovo e non lascia altre tracce. E su un cross di Ghoulam verso il 10', rimane al limite dell'area e non attacca il primo palo (peraltro lo aveva fatto anche nel match di andata, al 91'). Se non sei feroce, non sarai mai un centravanti. E se Gabbiadini si ritiene un centravanti, deve essere feroce.
Manolo le sue chance le ha avute, ma finora le ha sprecate. Ne avrà ancora altre, ma se vuole convincerci non basterà fare la buona prestazione di tanto in tanto, ma dovrà farlo molto più spesso di quante pause si concederà .
Noi siamo pronti a fare il tifo per lui, ma lui deve essere pronto a fare il tifo per se stesso.