Milik racconta di un episodio curioso avvenuto poco tempo fa: "Mi hanno seguito due scooter per qualche chilometro, a un semaforo hanno bussato al finestrino... per un autografo. Temevo volessero altro, anche perché i compagni mi hanno consigliato di non portare in giro oggetti costosi, come un orologio di lusso, perché non sarebbe stato sicuro. Meglio evitare certe situazioni".
"Come procede il lavoro? Faccio due sedute ogni giorno al centro sportivo, e faccio lavoro supplementare. Vado quasi ogni giorno in cyclette, anche se a un ritmo molto lento perché sono all'inizio del percorso. Tempi? Non voglio avere fretta, ho ancora una carriera intera davanti. Tornerò in campo quando i medici mi giudicheranno guarito al 100%. Speriamo possa accadere in primavera".
"Io stella del Napoli? Certo che no, viene prima il collettivo, e poi devo ancora crescere tanto. Non voglio riposare sugli allori: voglio crescere come giocatore e come persona".