«La crescita che ho avuto in questi anni a Napoli è stata soprattutto mentale, sono maturato molto. E poi anche i movimenti sono migliorati proprio per via del grosso lavoro tattico che ho fatto».
«La Champions? E' bellissimo giocarla. La sognavo sin da ragazzino. E poi al San Paolo c'è un'atmosfera spettacolare, lì le emozioni si moltiplicano per 10. Adesso faremo il possibile per giungere alla prossima fase, quella ad eliminazione diretta».
Sulla cessione di Higuain: «Ha fatto la sua scelta, e ognuno è libero di far quel che crede nella propria carriera. La cosa strana però è che quando è andato via non ha detto nulla a nessun compagno. Al suo posto non l'avrei fatto».
Sul rapporto con Napoli. «Quando sono arrivato sentivo voci non proprio incoraggianti, tipo "è sporca, c'è la criminalità " però quando sono venuto il mio parere è del tutto cambiato. La città è bellissima , i napoletani sono molto disponibili e amano la vita. E amano i giocatori. Sarebbe inutile nascondersi dietro un cappellino, perché tanto ti riconoscono comunque. Magari è vero che dopo un po' queste attenzioni ti soffocano, anche perchè vorrei godermi un po' di privacy».
Sul ruolo di difensore. «Non ho paura di nessuno, neanche dei campioni. La tecnica? Credo che nel calcio moderno non possano esistere difensori con i piedi "quadrati". Io sempre provo a migliorare la mia tecnica, e provo sempre a giocare il pallone nel modo giusto».
A gennaio c'è la Coppa d'Africa. «Abbiamo una buona squadra e siamo pronti per iniziare il cammino per partecipare alla Coppa del Mondo in Russia, e lo viviamo con speranza ed entusiasmo. Poi a gennaio 2017 ci sarà la Coppa d'Africa, una competizione che il Senegal non ha mai vinto».
Un'ultima cosa riguarda il suo rapporto con la comunità senegalese a Napoli: «Ho un buon rapporto, anzi provo ad aiutarli e talvolta gli dò anche i biglietti per le partite del Napoli».