Hamsik analizza la situazione. "Ci è mancata un po' di cattiveria. Forse quel tipo di mentalità che nasce nel tempo e che, per esempio, la Juventus ha dimostrato di avere l'anno scorso dopo essere partita male. Magari serve anche un pizzico di fortuna, che in certi momenti ti aiuta o può risultare persino decisiva: dettagli, episodi che si perdono nella memoria e che però in quelle circostanze avrebbero potuto capovolgere il senso di quella stagione".
Riguardo quest'anno: "Siamo una gran squadra, capace di un gioco meraviglioso e in grado di giocarsela con tutti, anche con la Juventus. Ci basta un filotto di vittorie, tre o quattro consecutive, per riavvicinarci e fare avvertire la nostra presenza alla Juve. Abbiamo i mezzi per riuscirci. Sono ottimista o forse realista perché conosco il valore dei miei compagni".
Si parla anche dei gol, e del fatto che Maradona non sia più tanto distante. "Diego è a dodici gol. Speriamo che riesca a raggiungerlo già quest’anno, mi dà gusto. Non sarò mai come lui e crede che nessuno potrà mai esserlo, però almeno mi resterà questa soddisfazione di averlo battuto. E quando lo farò gli chiederò di incontrarlo. Ci ho parlato al telefono lo scorso anno, era col Pipita che me lo passò. Fu carino, come sempre, tante belle parole. Però stringergli la mano e parlargli di persona offrirà emozioni più forti".
Poi svela qualche retroscena di mercato. "Vicino a Juve, Inter e Milan? Confermo. Però credo che in Italia non ci sarà una squadra per me che non sia il Napoli, e penso che ci siano possibilità che chiuda qua la mia carriera".