Tuttavia, dal momento che nel calcio Napoli non lavorano mica dei brocchi ed anzi i risultati dimostrano che hanno la vista lunga, ci siamo presi la briga di guardarci qualche partita del genoano e studiare un po' le sue statistiche.
Partiamo da queste ultime. Pavoletti non avrà giocato in chissà quali top club, ma i gol li ha sempre fatti.
Tre in 6 presenze quest'anno, 14 gol in 25 presenze l'anno scorso, e 6 reti in 10 presenze due stagioni fa, quando arrivò a Genova durante il mercato di gennaio dopo aver fatto 4 mesi opachi a Sassuolo.
Il suo bottino in Serie A quindi è assolutamente di rispetto: 41 presenze e 23 gol col Genoa, solo 9 presenze e 1 gol col Sassuolo (in realtà ha giocato solo 5 volte titolare).
E su quello siamo rimasti piacevolmente colpiti da Pavoletti. L'attaccante genoano pur essendo un perticone fa molto movimento. Anzi si prodiga molto per aprire gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Non solo, lo abbiamo visto spesso rincorrere il portatore di palla fin nella propria metà campo. Insomma, è uno che in campo le dà e le prende e si dà da fare.
Volendo azzardare dei paragoni, per via del lavoro che svolge, Pavoletti è la migliore approssimazione italiana di Milik e Kalinic, e questo basta a far capire perché piace a Sarri.
Adesso però c'è da capire la sua affidabilità fisica e il costo, perché Pavoletti non è più giovanissimo (28) ed è spesso fermo ai box per infortunio (l'anno scorso ha saltato 9 gare in totale per problemi fisici). Spendere cifre molto elevate, quindi non è chiaro fino a che punto convenga.
Ma al Napoli c'è gente che le decisioni le sa prendere, e anche bene. Lo dicono i fatti.
di Stefano Mastronardi