«Unità ? Per forza di cose siamo uniti altrimenti non faremo bene. Dell'incontro con il presidente non parlo. Abbiamo parlato di cinema, ho buttato giù 2 o 3 sceneggiature e spero che su qualcuna ci faccia un film. Di calcio abbiamo parlato 3 secondi»
«Pressione? Loro sono il Real, sono i più ricchi del mondo e per questo la pressione l'avranno loro. Noi abbiamo una cosa migliore del mondo, la nostra tifoseria. I tifosi campioni del mondo sono i nostri e magari domani gli faremo girare un tantino i coglioni».
«Mertens? Sta bene. Lo valuteremo meglio oggi ma a Roma ha avuto solo dei crampi. Però è chiaro che tra oggi e domani dovremo fare tante valutazioni».
«Penso che sia la prima volta che si vede un ciclo così terribile per una squadra italiana. Non voglio fare polemiche, però si sapeva quali squadre avrebbero fatto la Champions e quali no, si sapevano tante cose che non sono state prese in considerazione per poterci mettere in condizione di fare le cose nel migliore dei modi possibili».
«A Roma abbiamo fatto tutto bene per 86 minuti. Poi da una rimessa sbagliata abbiamo cominciato a fare errori ed andare nel panico. A Torino anche avevamo fatto bene per un tempo, poi ci siamo fatti travolgere dagli eventi della partita».
«Studiare cose particolari per domani? Ho provato a vedere se ci fanno giocare in 12 ma l'UEFA dice di no... Inutile pensare di fare dei cambiamenti per affrontare il Real. Questi all'andata hanno dimostrati di saper fare cambi di campo da ottanta metri con precisione chirurgica. Questo complica tutto ovviamente. Rispetto a Madrid dobbiamo mettere più pressione alla loro difesa con i nostri attaccanti, però è chiaro che non è neppure facile. Purtroppo e per fortuna non esiste tattica difensiva che possa arginare il talento, Maradona hanno provato sempre a fermarlo in tutti i modi ma non ci riuscivano».
«Rog titolare? Non so. Domani per tutti i giocatori il confine tra andare in campo dall'inizio e finire invece in tribuna sarà molto sottile. Vale per tutti e anche per Rog. Devo valutare tra oggi e domani qual è lo stato fisico e mentale della squadra, poi decideremo chi andrà in campo dall'inizio».
«Palloni persi contro la Roma? Ci sono riusciti quando sono venuti altissimi a pressarci ma questo è successo dall'86' in poi. Però questo significa anche che loro si sono presi grossi rischi per farlo. Domani più meno sarà lo stesso: se sapremo uscire dalla loro prima pressione in modo pulito allora potremo fargli male».
«Penso che loro sono abituati a giocare grandi partite e in condizioni ambientali non semplici. Il clima di domani più che dar timore a loro dovrà darci carica a noi. Quel che conta è ciò che si trasmette in campo, e se i tifosi ci trasmetteranno carica, allora per i giocatori sarà più facile mettere l'anima in campo. E quando un avversario ti vede con la cattiveria negli occhi allora sì che può avere un po' di pressione».