«C'è rammarico perché abbiamo commesso tanti errori, potevamo chiuderla ma non siamo stati bravi. Con un po' di attenzione potevamo portarla a casa. Non mi è piaciuta la prestazione perché abbiamo commesso tanti errori. Ci è andata anche bene, potevamo anche perdere anche se nel finale abbiamo avuto delle occasioni. Dovevamo leggere meglio diverse situazioni. Anche chi è entrato dalla panchina non ci ha dato quello che invece ci aveva dato ultimamente. Pazienza, ci giocheremo la qualificazione tra una settimana con la Real Sociedad».
Rinnovo. «Cristiano non ha detto che siamo vicini. Vediamo... I contratti non sono la priorità , la priorità è il quotidiano. Ora chi di dovere è al lavoro, posso anche lavorare con un contratto di quattro mesi. So che sono pesante. Ho provato a farlo diversamente questo lavoro ma non ne sono capace».
Su Osimhen. «Inutile ricordare la sua assenza, dobbiamo fare di necessità virtù. Ricordo una frase di Allegri: "Pazienza, l'importante è arrivare in 11 in campo". Speriamo che Victor possa recuperare in fretta e tornare a disposizione perché ha caratteristiche uniche. Dobbiamo mettere gli attaccanti nelle condizioni di esprimersi al meglio».
Sullo Scudetto. «Se lo dicono loro... So di avere una squadra forte ma non so se possiamo giocarcela fino alla fine. Dobbiamo dare continuità a prestazioni e mentalità , alla fine tireremo le somme».
I giorni dopo la scomparsa di Maradona. «La perdita di Diego è stata dolorosa, si respira tristezza in città , c'è grande senso d'appartenenza a Diego, è più di un calciatore, ha cambiato la storia del club, i napoletani hanno avuto la fortuna di vedere il più grande di sempre. Per Napoli è un Dio, come San Gennaro, la tristezza ci sarà per tanto tempo».