«E' stata una buona partita, anche se il risultato è bugiardo perché quando loro sono rimasti in 10 ce ne siamo avvantaggiati. Il Crotone meritava qualcosa in più nel primo tempo ma con l'espulsione è cambiata la gara. Però mi è piaciuta la mentalità della squadra, dal momento che non è facile giocare ogni tre giorni, sapevamo che venire qua era difficile ma il Crotone ha buoni giocatori e esprime un buon calcio. Peraltro abbiamo giocato con 4 giocatori in attacco e non è stato facile».
«Segnare tanto non è la cosa più importante, perché quello che conta è non subire gol. Siamo la migliore difesa del campionato: abbiamo subito solo 7 gol ed è la soddisfazione più grande. Abbiamo sofferto ma mi è piaciuta la mentalità di come abbiamo tenuto il campo».
«Non ho mai visto saltare l'uomo come fa Zielinski, danza quando ha la palla. Per diventare un top player gli mancano sei o sette gol che ha nel piede perché ha tutto. Si sta ritrovando. Dopo il Covid ha fatto fatica ma è molto, molto forte, mi piace molto per come gioca sia da mezzala che da trequartista».
«Ibrahimovic? Io mettevo più pressione di lui. Io spesso gli dicevo di stare calmo con i vari Abate, Antonini, non doveva massacrarli. Lui è molto esigente, non è un caso che a quarant'anni stia continuando a fare ciò. Adesso i calciatori hanno sempre questi telefonini in mano... Noi allenatori dobbiamo capire in che mondo viviamo, come si fa con i figli».