Il tecnico azzurro Gennaro Gattuso ha parlato dopo la gara vinta contro la Sampdoria.
«Se guardiamo a tutte le squadre impegnate nelle Coppe, si capiva che oggi avremmo faticato. Nel primo tempo abbiamo fatto malissimo. Avevamo speso tanto giovedì, e per fortuna abbiamo una rosa ampia e chi è entrato assieme al cambio modulo ci hanno permesso di vincere. E questo è quello che conta».
«Lozano? L'anno scorso aveva poca forza e faticava a fare le due fasi, cadeva quando calciava. abbiamo lavorato molto su questo è oggi è un giocatore ritrovato, che riesce a fare gol e sa diventare importantissimo. Però non dimentichiamo Politano... ci sta che un calciatore possa sbagliare una partita. L'importante è non fare il musino e lavorare».
L'abbraccio di Petagna. «A volte i giocatori mi vogliono bene, a volte hanno la mia foto e mi sputano in faccia. Ma fa parte del mio lavoro (ride, ndr). Loro devono sapere, io sono un po' all'antica su questo. A me piace dire le cose pane al pane vino al vino e non portare rancore. Oggi ad esempio Fabian a fine partita era dispiaciuto e gli ho detto che bisogna stare su con la testa perché nel calcio si gioca ogni tre giorni e c'è la possibilità di riscattarsi. Si può sbagliare, ma bisogna andare nella stessa direzione. Sai quante partite ho sbagliato io? Se reciti e ti scoprono poi è un casino, quindi è meglio la gestione come la facciamo io e il mio staff».
«Quando imbucavamo ci rubavano palla e dovevamo coprire sessanta metri. Siamo andati in difficoltà , mentre nella ripresa abbiamo palleggiato meglio e li abbiamo messi in difficoltà con le catene. La Sampdoria ti mette in difficoltà con le sue caratteristiche. Quando diamo ampiezza con il terzino lui si colloca in mezzo al campo e gli piace. Ci sta che con il centravanti possa giocare meglio, ma con le catene lavoriamo meglio. Lui in questo momento, a differenza delle prime partite, riesce anche a venire dentro ed a combinare con la punta».