Cosa è che trasforma una squadra già molto forte in una squadra che può lottare per un traguardo importante?
Cos'è che fa compiere quell'ultimo step che ti porta ancora più in alto?
I fuoriclasse, meglio ancora se sono dei campioni.
Se non li hai, non vinci. Puoi arrivare a mezzo metro dal traguardo, ma poi stai sicuro che non vinci.
Perché il fuoriclasse è l'uomo che ti fa vincere quelle partite che non meriteresti di vincere, quello a cui ti aggrappi per far pendere la bilancia dalla tua parte nelle gare che contano, quello che se nello spogliatoio ti dice "questa la vinciamo" ti convince a tal punto di essere forte, che alla fine te la fa vincere davvero.
Il Napoli uno così non ce l'ha.
E' un gruppo di ottimi giocatori, alcuni con grande talento, talvolta spettacolari. Ma quando si tratta di assumere il ruolo del trascinatore, cercano piuttosto qualcuno che trascini loro. Talvolta l'unica cosa che li scuote è un gol preso... uno schiaffone (e mica sempre).
Chiamatela come volete: personalità , maturità , carattere. Tanto è la stessa cosa.
Ed è una cosa che ce l'hai oppure non ce l'hai. Non te la fai venire a comando.
Questo discorso dove vuole arrivare? A una conclusione semplice.
Negli ultimi anni - durante i quali il Napoli ha spesso sognato lo Scudetto - non sono mai arrivati fuoriclasse o campioni per farci compiere l'ultimo gradino.
I nostri uomini simbolo sono sempre rimasti gli stessi, da anni. Non è mai arrivato quello che ti fa pensare "adesso che c'è lui, davvero lo vinciamo".
Sono arrivati giocatori forti, ma soltanto come controno a quelli che c'erano già . E quelli che c'erano già , lo Scudetto non te l'hanno mai fatto vincere.
Rabbuiamoci quindi per le sconfitte con Inter e Lazio. Ma non pensiamo di aver fallito un traguardo possibile, perché possibile non lo è mai stato.
Meglio pensare al posto Champions, che quello sì che può e DEVE essere raggiunto.
di Stefano Mastro
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