«Sono passati sei mesi dall'ultima finale, arriviamo a questa partita con una identità diversa, idem la Juventus che ha cambiato qualcosina. Sono due squadre che hanno cambiato tanto. Vincere sarebbe importante perché dal punto di vista mentale può esaltarci, mentre in caso di sconfitta dovremo saper reagire subito».
«Queste sono partite che si preparano parlando poco. Il 6-0 contro la Fiorentina non cambia nulla. Venivamo da un periodo non brillantissimo e la gara con la Viola ci è anche andata bene, poteva cambiare con le occasioni della Fiorentina. Bisogna farci trovar pronti senza farci sorprendere. Vediamo alla fine come andrà . Purtroppo stiamo ancora vivendo un altro sport, perché c'è poco tempo tra una partita e l'altra e anche nello spogliatoio c'è sempre un'aria strana per questo dannato Covid. Non c'è tranquillità . I valori reali delle squadre non emergono, manca qualcosa».
Tattica. «L'idea di fare qualche scherzo a Pirlo c'è... ma vediamo. Spero che la squadra non cada nella trappola di pensare che la Juve sia in difficoltà . Non sbagliano mai due partite di fila. Dobbiamo fare attenzione, tenendo bene il campo e facendo bene le cose che ci riescono bene, prestando più attenzione alle cose che ci vengono meno bene. La Juventus ha una rosa incredibile, non dobbiamo pensare che la Juve sia in crisi. Le mancano dei giocatori ma può sempre metterti in difficoltà . Un errore che non dobbiamo fare è fargli sentire l'odore del sangue, perché altrimenti ci fanno male».
Su Petagna e Mertens. «Oggi Andrea ha fatto cosa gli abbiamo chiesto e domani lo valutiamo. Mertens sta stringendo i denti e gli vanno fatti i complimenti per questo. Si sta allenando ore in più rispetto agli altri con degli antinfiammatori perché sente ancora dolore. Non è al 100% ma se servirà potrà darci una mano».