Maurizio Sarri ha parlato dopo il successo azzurro contro il Crotone. «Questa gara nascondeva molte insidie, visto che venivamo da un tour de force incredibile. Arrivare a fare una quarta gara dopo dieci giorni, contro una squadra che poteva rappresentare un grosso pericolo visto che non aveva nulla da perdere, poteva crearci molti problemi.
Invece la squadra ha fatto una gara, molto matura. Non era affatto facile perché a livello mentali in questi ultimi giorni abbiamo speso tantissimo».
«Turnover? Non l'ho fatto solo oggi, ne avevamo cambiato 5 anche con il Chievo. Era necessario avere qualche giocatore più fresco a livello mentale. Ma lo avevamo fatto anche in altri casi. Nei dieci giorni prima di questa partita abbiamo giocato con Juventus, Roma e Real, deve esser stato sbagliato qualcosa dalla Lega: questo ha penalizzato noi e la Roma, e così va spiegato il calo di entrambe le squadre nelle riprese. In Spagna hanno formulato nettamente meglio i calendari».
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Mano tesa a De Laurentiis? Non mi sembra di non avergliela mai negata. Quindi non c'è nulla di diverso dal solito. Io vado avanti per la mia strada».
«Secondo me ogni tanto ci divertiamo troppo in campo e perdiamo di vista l'obiettivo. Ad un certo punto mi è parso di vedere un possesso palla giusto per farlo che non per arrivare a qualcosa di concreto. In certi momenti è giusto far palleggio, ma in altri è meglio verticalizzare e provare a offendere».
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Pavoletti? Lui non è un giocatore appariscente, ma ha fatto molto lavoro sporco. Quello cioè che doveva fare in una sfida come quella di oggi. Con il passare di minuti ho scelto Mertens perchè si sono aperti spazi, ma Leonardo sta facendo bene e sta crescendo».
«Il rosso mancato a
Rog? Lui è un ragazzo aggressivo in campo, e quando è ammonito può diventare un giocatore a rischio. Comunque a fine primo tempo avevo già deciso che verso il 55' l'avrei tolto».
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Milik? Dopo il grande lavoro svolto mi sembra in un momento in cui gli manca un po' di brillantezza per questo non ha giocato oggi. Ma dopo 4 mesi da un intervento al crociato non credo di aver visto mai nessuno in grande condizione fisica, quindi è normale. E poi non posso ignorare che Mertens ha fatto 19 gol finora come centravanti. Avere Mertens ci dà qualche problema in più come equilibrio, visto che bisogna giocare a grande velocità e quindi si perde più spesso palla rispetto a un anno fa. Però è il prezzo da pagare per vedere un calcio così effervescente e prolifico».
Su Jorginho. «Ha avuto dei numeri straordinari. Se li avesse fatti qualcun altro, i quotidiani avrebbero fatto un’edizione straordinaria solo per lui, viene sottovalutato anche dal nostro ambiente».
«Il nostro obiettivo è quello di dare il massimo gara dopo gara. In campionato abbiamo fatto 35-36 punti nelle ultime 14 partite, e
abbiamo solo un punto in meno rispetto ad un anno fa. Se pensiamo che allora c'era Higuain e invece quest'anno s'è fatto pure male Milik, penso che
siamo in fase di crescita».
Lotta Champions. «Sulla carta penso che l’Inter sia anche superiore sia a noi che alla Roma, bisogna stare attenti».