Non è un Napoli da stropicciarsi gli occhi, ma sfrutta le poche occasioni che ha e ne concede poche. E tanto basta per il momento, anche perché il rientro con gol di Mertens fa capire quello che ci siamo persi in questi due mesi e mezzo. Gli basta una mezza palla per buttarla dentro e indirizzare la sfida.
Adesso sotto con il Sassuolo, contro il qaule mancherà Koulibaly, la nota dolente della serata. Un difensore che all'890' si fa espellere per un fallo a 94 metri dalla porta è da fustigazione nello spogliatoio.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam, Fabian, Bakayoko, Zielinski, Politano, Mertens, Insigne.
A disposizione: Contini, Ospina, Zedadka, Demme, Rui, Elmas, Maksimovic, Hysaj, D'Agostino, Cioffi, Labriola, Lobotka. All. Gattuso
BENEVENTO (4-3-1-2): Montipò; Depaoli, Tuia, Barba, Foulon; Hetemaj, Schiattarella, Viola; Ionita, Caprari; Lapadula.
A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Letizia, Caldirola, Gaich, Tello, Dabo, Insigne Jr, Di Serio, Moncini, Sau, Pastina. All. Inzaghi
Per la prima volta nel 2021, si vede Mertens tra i titolari. Un recupero fondamentale per Gattuso, che schiera anche l'inedita coppia Rrahmani-Koulibaly in difesa (escluso Maksimovic) e Ghoulam terzino dopo la bella prova contro il Granada.
L'altro recuperato Demme, va solo in panchina.
Il Napoli pizza da subito le tende nella metà campo sannita, anche perché è il Benevento che glielo concede. Gli stregoni stanno volutamente bassi per attirare gli azzurri e provare a colpirli in contropiede.
In realtà però si vede un monologo nella metà campo giallorossa.
Sfruttiamo molto bene la catena di sinistra Insigne-Ghoulam, meno bene quella sull'altro versante. Sembra invece soffocato Zielinski, perché nel mezzo si perde tra le tante maglie giallorosse (si vede molto di più quando si allarga sul centro sinistra).
Pressione azzurra costante, ma zero occasioni.
Il primo tiro è di Fabian da fuori, comodo per Montipò. Un minuto dopo stesso copione, ma da dentro l'area, palla fuori.
Anche un tiro da fuori di Zielinski (19') è poca roba. Mertens prova a sorprendere Montipò da posizione defilata, palla alta.
Insomma tanto fumo e niente arrosto.
Poi però al 33' c'è il lampo azzurro: cross di Politano, palla che viene allungata da un difensore, arriva Ghoulam di gran carriera e spara in diagonale, Mertens è sulla traiettoria e corregge a rete (che errore di Foulon, che rientra dalla linea di fondo piano piano e così tiene in gioco Dries).
Sulle ali dell'entusiamo, al 36' gli azzurri raddoppiano con Zielinski: un gran gol che viene annullato perché sulla traiettoria del trio passava Insigne in offside. Sfortunati, perché quel tiro Montipò non l'avrebbe mai preso.
Nella circostanza gli azzurri si distraggono pensando al gol non concesso, e per poco non beccano il pari in contropiede: il tiro di De Paoli viene respinto in angolo da Meret (che subito dopo deve alzare in angolo anche il corner a rientrare di Viola).
E comincia qualche sofferenza.
Al 56' l'occasione è per il Benevento, con Ionita che viene servito da un cross a 4 metri dalla porta, ma viene disturbato da un generoso Insigne e colpisce debole tra le braccia di Meret.
Subito dopo Lapadula va via centralmente a Koulibaly, e ci vuole un gran recupero di Zielinski.
Finalmente ci facciamo vedere anche noi, al 64', con un destro a giro che sfiora il palo.
Un minuto il raddoppio: Ghoulam e Zielinski apparecchiano per il cross di Insigne, Letizia anticipa Di Lorenzo e Politano, sul quale il pallone sbatte e finisce in porta, 2-0. A dire il vero sembra nettamente con la mano, ma il VAR dice che è buono.
Il Benevento accusa il colpo, e al 70' Insigne sfiora il tris.
Al 74' Koulibaly si divora il gol da tre metri di testa, mandando fuori. Poco dopo però commette l'errore più grosso, perché con l'ammonizione già sulle spalle va a fare un'entrata illogica a 95 metri dalla nostra porta. Rosso ineccepibile e stupido.
Solo adesso Gattuso si gioca i primi cambi.
Elmas e Maksimovic per Zielinski e Mertens. Poi Hysay per Politano. Chiudiamo con il 4-4-1, senza affanni.