Con tanto i titoloni che - sbagliando doppiamente - dicono che "non vorrebbe giocarla neppure stavolta". Come se la sentenza che ha ripulito l'immagine del club non contasse una mazza, come se quella del 4 ottobre non sia stata giocata per colpa del presidente azzurro (in combutta con le ASL).
De Laurentiis non ha mai detto di non voler giocare il recupero con la Juve il 17 marzo. Ha soltanto detto che non è necessario prendere subito una decisione, dal momento che nessuno può ancora essere certo che dopo Juve-Porto del 9 marzo, i bianconeri saranno ancora in Champions.
Se dovessero andare fuori, a quel punto si avranno tanti di quei mercoledì per rigiocarla, che sarebbe insensato allungare il tour de force delle due squadre.
La Juve invece ci arriverà senza mai rifiatare.
Insomma, in teoria (e sottolineiamo in teoria) non è che gli fai un danno se gli concedi una settimana senza gare infrasettimanali dopo mesi.
Dovrebbero essere tutti contenti di trovare una soluzione logica.
Certo, il ragionamento fila a meno che non si voglia pensare che la Juve ha tutta questa smania di giocare il 17 marzo, perché avrebbe il vantaggio di affrontare un avversario spremuto in mezzo ad altri due big match (ma a quel punto bisognerebbe ammettere implicitamente che la Juve ha un pochino di paura di steccare...)
E' fuor di dubbio - e sarebbe sciocco negarlo - che al Napoli fa più comodo spalmare questo match su un'altra data per via dei 3 big match in rapida successione (tutti in trasferta, con le conseguenze del caso riguardo logistica, trasferimenti e tamponi), ma dicendo che ADL NON VUOLE giocarla il 17 si continuano a far passare delle notizie (volutamente) inesatte.
Perché il clic e la polemica tirano, molto di più di un semplice e logico suggerimento dettato dal buonsenso.