La partita non si decide sul campo, ma nella testa dei giocatori: rispetto alla ferocia con cui approccia alla partita la Juve, il Napoli è stato troppo molle: errore grave che deciderà il match.
Siamo venuti fuori solo nella ripresa, quando però già mezzo danno era fatto.
La buona notizia della serata è che siamo comunque vivi, e che il rigore di Insigne ci fa pareggiare gli scontri diretti coi bianconeri, quindi agganciando la Juve finirà chi avrà la differenza reti migliore alla fine del campionato.
Però dobbiamo di nuovo rincorrere e da ora in poi il margine di errore che ci sarà concesso è minimo.
FORMAZIONI UFFICIALI
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Danilo, De Ligt, Chiellini, Sandro; Cuadrado, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Morata, Ronaldo. All Pirlo
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Koulibaly, Rrahmani, Hysaj; Demme, Fabian Ruiz; Lozano, Zielinski, Insigne; Mertens. All. Gattuso
In attacco c'è Mertens e non Osimhen, con Zielinski a supporto.
Confermato il 4-2-3-1 per gli azzurri, che invece vengono sorpresi dal cambio della Juve: 4-4-2 classico, con Chiesa e Cuadrado a puntare i terzini azzurri.
Oltre al cambio modulo, la Juve sorprende il Napoli anche per il fuoco che ha dentro (in realtà l'errore era non aspettarselo).
I bianconeri sono aggressivi sin dall'inizio, e dopo appena 110 secondi confezionano la prima colossale palla gol: cross da destra di Danilo, Ronaldo è solo a 3 metri dalla porta ma di testa manda fuori.
Un avvertimento di quel che sarà in seguito, perché su quel lato la Juve ci perforerà tante volte.
Pochi secondi dopo però il Napoli potrebbe far male per primo, ma Zielinski sciupa una bella iniziativa di Lozano mandando alto.
Poi però è quasi solo Juve.
Al 9' Rrahmani si immola sul tiro da pochi metri di Chiesa.
Al 12' Chiesa si beve Hysaj due volte, crossa arretrato dove CR7 calcia da solo e batte Meret, 1-0.
Al 35' Lozano commette fallo da rigore su Chiesa, ma Mariani e il VAR incredibilmente fanno scorrersi la cosa addosso.
Al 37' Cuadrado parte da destra, si beve mezza difesa e poi calcia cosi cosi tra le braccia di Meret.
Al 40' altro strappo di Cuadrado che spacca in due la difesa azzurra, palla che arriva a Chiesa che spara alto da buona posizione.
Al 45' pareggiamo però il conto dei rigori solari non dati: Alex Sandro calcia Zielinski in area, Mariani e il VAR non fanno una piega.
In avvio di ripresa si vede un Napoli più reattivo.
E dopo 2 minuti costruisce una grande occasione, Insigne taglia il campo e poi apre per Di Lorenzo che arriva di gran carriera ma spara adosso a Buffon.
Siamo protesi in avanti, e al 53' rischiamo grosso su contropiede che Cuadrado spara fuori.
Subito dopo Gattuso cambia: dentro Osimhen e Poliyano, fuori Demme e Lozano.
Al 58' Mertens apre alla grande per Insigne, che si beve De Ligt con una finta e poi costringe Buffon alla respinta in tuffo.
Anche la Juve cambia, con Dybala e McKennie in campo (68').
Due minuti dopo però è ancora Buffon a dover dire no a un tiro da fuori di Fabian.
Ma poco dopo Dybala pesca l'angolino lontano con un sinistro chirurgico, 2-0.
Il raddoppio ci spegne per un quarto d'ora, ed è un peccato perché all'89' Osimhen viene steso in area da Chiellini, rigore che stavolta viene dato. Insigne accorcia le distanze, 2-1 e ci regala 4 minuti di passione.
Entra anche Petagna.
Al 93' ultima occasione: Osimhen controlla bene in area e calcia, palla deviata.