Se fino a ieri c'era ancora qualche timida speranza (pochissime a dire il vero), sono tutte crollate in poche ore.
De Laurentiis era ancora fiducioso di poter sfoggiare una grande dialettica per convincere Allegri che la Juve non può essere più il suo futuro.
Ma poi il duello con la Juve è diventata una corsa a quattro anche con Inter e Real. Troppe pretendenti ricche e blasonate, per sperare di farcela ancora.
L'accordo è raggiunto da un pezzo, anche se spesso e volentieri proprio le limature finali hanno fatto scricchiolare i patti già sanciti con le strette di mano.
Gli avvocati dell'allenatore toscano stanno studiando le carte, e presto potrebbero arrivare anche le firme.
I prossimi due anni a Napoli, forse tre, con un ingaggio molto ridimensionato rispetto a quello che ancora percepisce dall'Inter.
Troverà una squadra che, grazie a Gattuso, nell'ultimo anno ha giocato con un sistema che Spalletti ha quasi sempre utilizzato: il 4-2-3-1 (in realtà l'ultimo anno a Roma fece il 3-4-1-2 o 3-4-2-1, con Manolas nel trio assieme a Fazio e Rudiger).
Troverà però anche un organico che dovrà essere molto limato, sia in uscita (essenzialmente per far cassa e finanziare gli acquisti) che in entrata (per tappare buchi sulla sinistra, in difesa e in mezzo al campo).