Un viaggio in autostrada e uno scontro del quale finora si conosce solo la versione dei 24 tifosi juventini provenienti dalla campania (per questo noi ci andiamo con i piedi di piombo). Secondo il loro racconto, mentre cercavano di andare verso Genova per seguire i bianconeri, sarebbero stati speronati da un gruppo di tifosi del Napoli sull'autostrada del Sole (tra Firenze e Arezzo), che avrebbe continuato l'aggressione una volta fermato il mezzo, danneggiandolo con sassi e spranghe, rompendo alcuni vetri.
Dal racconto emerge il quadro di un blitz militare: l'autista del bus avrebbe provato ad accelerare per seminare due automobili che avrebbero cercato di speronarlo, mentre addirittura un van della Mercedes si sarebbe messo di traverso sulla carreggiata autostradale per costringerlo a fermarsi.
Come detto, finora si conosce solo la versione resa dagli aggrediti. Ci sembra però così assurda (quasi cinematografica) da sembrare per molti versi inverosimile. Magari sarà andata proprio così, e comunque i passeggeri del bus hanno preso il numero di targa del van Mercedes e di una Fiat 500 (le auto che sarebbero state utilizzate per l'aggressione), vetture che poco dopo la polizia stradale ha poi incrociato. Attualmente ci sono
nove indagati a piede libero.
AGGIORNAMENTO DELLE 18: Il comandante Paolo Pomponio della Polstrada toscana, ha chiarito che tutto il povlerone azlato attorno a questa vicenda è fuori misura: “Il bus che ospitava i tifosi della Juve è stato avvicinato da alcuni van (mezzi da nove posti) occupati da tifosi del Napoli. Da lì è scattato un diverbio verbale che poteva trasformarsi in aggressione fisica, ma che è stato evitato grazie alla “fuga†del bus della Juventus. I tifosi del Napoli hanno avvicinato il bus e hanno colpito la carrozzeria con delle aste di bandiera di materiale plastico. Nessuna spranga di ferro, nessuna pietra. È importante dare bene la notizia, nel senso di non enfatizzare i fatti e raccontare di un raid o di un assalto".
Di sicuro nella faccenda non c'entra lo
Juve Club Alife, che in un primo momento era stato gettato nel calderone delle notizie: "Lo Juventus Club Alife - scrivono proprio loro su Facebook - si dissocia dalle stesse e dichiara la totale estraneità ai fatti. Sarebbe auspicabile che i giornalisti verificassero bene le fonti prima di scrivere un articolo e citare qualcuno piuttosto che altri. Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i ragazzi coinvolti".