Ci dobbiamo porre subito due domande.
Dopo essere rimasti in 10 e aver sbagliato pure un rigore, l'avremmo vinta se non ci fosse stato il pubblico a rincuorare e incoraggiare?
Seconda domanda: se al posto del Venezia ci fosse stata una squadra meno impresentabile, l'avremmo vinta?
A prescindere dalla risposta che ognuno si darà , il fatto è che l'abbiamo vinta e questo è ciò che conta.
La partita col Venezia è un calderone dove ci trovi cose buone e cose non buone.
Al primo posto tra le cose buone, c'è la solidità mentale di Insigne, che spiana la strada alla vittoria segnando un rigore poco dopo averne sbagliato un altro.
Di buono c'è anche Elmas, che oltre al gol si fa vedere molto più propositivo e concreto che in passato.
Altra nota lieta il recupero di Lozano, che è entrato subito benissimo in partita.
Tra le cose negative spicca l'ingenuità di Osimhen, che non può mettersi a sbracciare nervoso come se fosse impegnato nel torneuccio di quartiere.
Di negativo c'è anche la lentezza con cui si è sviluppata la manovra per quasi tutto il match.
FORMAZIONI
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui, Fabian, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen, Insigne.
A disp. Ospina, Marfella, Malcuit, Rrahmani, Zanoli, Juan Jesus, Elmas, Gaetano, Palmiero, Petagna, Lozano, Ounas. All. Spalletti
VENEZIA (4-4-2): Maenpaa, Ebuehi, Caldara, Ceccaroni, Molinaro, Fiordilino, Peretz, Heymans, Di Mariano, Forte, Johnsen.
A disp. Bertinato, Lezzerini, Schnegg, Svoboda, Bjarkason, Dezi,
L'inizio è all'insegna di Osimhen e del suo pressing. Il nigeriano dopo 4' ruba palla in area a un avversario (ma spalle alla porta) e al 7' devia il rinvio del portiere con la palla che termina alta. Al 9' Osimhen controlla e spara dal limite, fuori. Si ripete al 13', tiro tra le braccia di Maenpaa.
Al 15' però rischiamo: errore in disimpegno di Zielinski e occasione regalata a Johnsen, Meret para in due tempi.
Al 19' Osimhen recupera palla in area, la successiva carambola la mette sui piedi di Di Lorenzo che tira subito e sfiora il palo.
Al 21' ancora occasione Napoli: grande combinazione Insigne-Politano con cross lungo del primo e trio al volo del secondo, Maenpaa respinge.
Sull'angolo seguente, però la partita svolta in modo inaspettato.
Osimhen sbraccia per liberarsi dell'avversario, colpendolo a mano aperta sul mento. Intervento sciocco perché plateale, ed è l'unico motivo che spinge Aureliano a buttarlo fuori direttamente. Il giallo sarebbe stato più giusto, ma il rosso non è uno scandalo.
Insigne va a fare la punta centrale, ma intanto piove anche sul bagnato perché al 35' si fa male Zielinski.
Proviamo a pungere ma al di là del giropalla non facciamo, e così il primo tempo scorre via fino alla fine con un bel groppo in gola per la delusione, e la speranza che la spinta del pubblico che è mancata per oltre un anno, possa aiutare a superare l'ostacolo (e lo farà , eccome se lo farà ).
Nella ripresa il Napoli tiene alto il baricentro, ma alla porta non ci arriviamo.
Ci arriva più vicino il Venezia al 54', quando Heymans salta sulla testa di Mario Rui e mette fuori.
Però al 55' arriva l'occasione per sbloccarla: Fabian allarga per Mario Rui che crossa, Caldara la tocca con la mano larga ed è rigore. Insigne va dal dischetto... ma spara fuori che più fuori non si può.
E' un'altra mazzata psicologica, che però il pubblico aiuta a superare in fretta.
E al 60' c'è ancora un colpo di scena. Di Lorenzo si incunea in area e crossa, Ceccaroni tiene il braccio largo anche lui, ed è ancora rigore. Insigne ci riprova e stavolta spiazza il portiere e sblocca la partita, 1-0.
Come al 67', quando di Lorenzo perde palla vicino l'area e innesca Johnsen, che serve Forte che da 5 metri mette fuori.
Spalletti cambia: dentro Lozano e Gaetano. Fuori Politano e Fabian.
E i due nuovi entrati lasciano subito il segno. Gaetano la dà a Lozano, il messicano chiede e ottiene il triangolo da Insigne, la palla poi arriva a Elmas che si accentra e fa secco Maenpaa, 2-0.
E' praticamente fatta.
All'84' esce Insigne tra gli applausi del San Paolo. Entra Petagna per gli ultimi minuti di passerella.