Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la partita contro il Venezia.
"Nel primo tempo siamo partiti lentamente, il Venezia ci ha costretti ad allargare il gioco e loro ripartivano diritto per diritto. Nella ripresa con Manolas e Koulibaly abbiamo stanato i centrocampisti, nel primo tempo dovevamo puntarli di più. Nel secondo tempo, anche in inferiorità numerica, abbiamo capito cosa fare e mi sono piaciuti molto. Siamo stati più efficaci e poi il capitano, con il secondo rigore, ha dimostrato cosa vuol dire portare la fascia di una squadra così importante. Nei momenti difficili i capitani devono venire fuori e dire "ti faccio vedere come si fa. Questa partita, poi, vale più di una sola gara perchè ci sono state tante situazioni nella stessa partita da analizzare. Siamo stati fortunati, andremo a discutere di più cose. Davanti all'evidenza, possiamo trarre notizie da inculcare alla squadra. E di notizie questa gara ne ha avute tante".
"E' bellissimo essere noi, è proprio così. Non ci manca niente e non possiamo lamentarci di nulla. Se ti lamenti di qualcosa vuol dire che devi entrare nella programmazione degli altri, sei destinato a fare il portaborse e noi non vogliamo farlo. Vogliamo avere la nostra identità e la nostra forza. Un po' di cazzimma l'amma tené".
Il San Paolo e i tifosi. "Fare l'allenatore in generale già ti emoziona, perché è un lavoro che coinvolge il sentimento di molte persone. Se poi fai l'allenatore del Napoli, ancora di più perchè ci sono milioni di tifosi del Napoli in giro per il mondo."