«Quando ci chiamano 3 piccoletti mi incazzo... io sono più alto! Mertens e Insigne sono piccolini ...io sono alto. Scherzi a parte va benissimo. Giochiamo a memoria da tanto tempo e ci troviamo molto bene insieme».
La sfida contro la Juve. «Noi puntiamo al secondo posto, è il nostro obiettivo. Sappiamo che con la Juve sarà difficile, ma se giochiamo dal 1' con la testa giusta e come sappiamo allora si può fare. Io ho fatto gol alla Juventus allo Stadium, ma spero di fare altri alla Juve».
Un passaggio sulle Nazionali. «Sempre voglio andare in Nazionale, anche perché a breve ci sarà Spagna-Italia. Però so che è difficile visto che ci sono tanti calciatori che fanno bene e la meritano. Questa volta non mi ha chiamato, ma sono felice del lavoro che sto facendo e sono felice così.
Sarà divertente vedere Italia-Albania, cioè Insigne contro Hysaj. Chi è più forte? Si conoscono da tanto tempo, sarà difficile per entrambi. Spagna-Italia?»
Un passaggio sulla lettera della moglie Marta, che rivelò il traumatico approdo a Napoli, e il successivo amore reciproco che è scoppiato. «Amo Napoli, quello che ha scritto mia moglie l'ho aiutata anche io, mi chiese una mano a scriverlo: ha scritto quasi tutto lei, qualcosina io. Quando siamo arrivati è vero che arrivavamo da città come Madrid e Barcellona, giorno dopo giorno e anno dopo anno diventa tutto il contrario: la gente è meravigliosa, ti apre le porte di casa e non devo aggiunger nulla a quel che ha scritto mia moglie».
«Messaggio ai tifosi? Voglio solo dire ai napoletani che vogliamo un San Paolo strapieno, tutti carichi per battere la Juve sia in campionato che in Coppa Italia, per fare grandi cose con il Napoli».