Come succede nelle grandi sfide, a decidere tutto sono gli errori. Quello colossale di Manolas aveva messo la strada in salita per il Napoli, che però è stato bravo a schiacciare i bianconeri nella ripresa, trovando i gol di Politano e Koulibaly.
Anche in questo sono determinanti gli errori: il primo lo commette Szczesny, sul secondo è autolesionisticamente goffo il colpo di testa di Kean verso la propria porta, che Szczesny respinge sui piedi di Kalidou che ci dà la vittoria.
Evidentemente quella con la Juve è la sfida del difensore senegalese, che per la terza volta in cinque anni la decide nel finale (ahinoi una volta a nostro sfavore).
Sono punti importanti e pesanti, anche perché il Napoli scopre con grande gioia di aver centrato un acquisto ottimo in mediana: Anguissa è dominante di fisico e bravo di pensiero. Anche quando non ci va diretto, almeno disturba l'avversario. Tanta roba.
La nota negativa è l'infortunio di Insigne, che forse salterà la trasferta col Leicester.
NAPOLI 4-2-3-1: Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Fabian Ruiz; Politano, Elmas, Insigne; Osimhen. All. Spalletti
JUVENTUS 4-4-2: Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Pellegrini Lu; Mckennie, Rabiot, Locatelli, Bernardeschi; Kulusevski, Morata. All. Allegri
Il destino - bisogna ammetterlo - aveva dato carte estremamente favorevoli al Napoli, perché di fronte si è presentata una Juve rabberciata e improvvisata.
Gli azzurri provano ad approfittarne mettendo subito pressione ai bianconeri, tant'è che Politano mette i brividi a Szczesny dopo venti secondi appena, deviando sotto misura un cross lungo di Insigne.
Nei primi minuti guadagnamo corner e situazioni insidiose, ma senza sfondare.
Il vento sembra esserci favorevolissimo, ma al 9' cambia tutto: colossale errore di Manolas, che si fa scippare il pallone da Morata che avanza e batte Ospina, 0-1.
Il gol è una mazzata, che toglie il ritmo agli azzurri e dà coraggio a una Juve fin lì alle corde.
L'unico tiro azzurro è invece al 46', una telefonata dalla distanza di Koulibaly.
Nella ripresa c'è Ounas e non Elmas.
Ma soprattutto c'è un Napoli più tonico. La Juve invece se ne sta buona dietro e fa muro.
Al 56' ecco il guizzo: Fabian viene fuori bene da una situazione complessa e serve Insigne, il triaggiro viene deviato maldestramente da Szczesny ma Politano è lì a ribadire a rete, 1-1.
Poco dopo Di Lorenzo imita Manolas, regalando palla a McKennie che tira da fuori e manda a lato.
Al 60' Insigne recupera una repinta corta in area ma tira molte tra le braccia di Szczesny.
Due minuti dopo è Mario Rui ad andare al tiro dal limite, palla al lato.
C'è dominio azzurro, ma il fortino bianconero non scricchiola.
La pressione del Napoi viene alleggerita da un tiro di Kulusevski al 67', alto.
Al 72' esce Politano per Lozano, ma trenta secondi dopo si fa male Insigne ed entra anche Zielinski.
Perdiamo di inventiva, ma ne abbiamo ancora di più rispetto alla Juve, e soprattutto proviamo ad attaccare in velcoità gli spazi.
Al 74' una sassata di Fabian dai 25 metri termina di poco alta.
All'82' si prova anche Lozano, ma senza inquadrare la porta.
All'85' ecco il sorpasso azzurro: angolo di Zielinski, Kean fa una cosa sconsiderata colpendo da mezzo metro verso la sua porta, Szczesny fa un miracolo ma Koulibaly da mezzo metro insacca, 2-1.
In contropiede Osimhen (dopo un suo grande recupero) spara alle stelle un'ottima occasione, un attimo prima di uscire per crampi.
Entra Petagna, ed entra anche Malcuit per Mario Rui.
Passano i minuti con Ospina che non deve far nulla, e al 95' è festa azzurra.