"La squadra ha fatto una buona partita, senza mai andare in confusione e senza forzare la giocata. Abbiamo aspettato i momento buono per colpire. Potevamo fare qualcosa di più perché il momento buono non va solo aspettato, ma va pure cercato. Però abbiamo vinto meritatamente la partita e a me basta, punto. Non chiedo ai ragazzi di esagerare. Se l'avessimo chiusa prima sarebbe stato meglio. Non sai mai come reagisci se poi prendi un gol, quindi bisogna restare sul pezzo, sapendo cosa siamo e dove vogliamo andare. Voglio sottolineare che la partita col Cagliari di pochi mesi fa, era finita in modo diverso proprio perché c'era un solo gol di vantaggio. Rispetto a quella partita, è evidente che sono stati fatti passi avanti come gruppo squadra, come atteggiamento. Adesso non si abbassa più la guardia".
Però sono convinto che possa ancora migliorare tanto. Dà ancora poca importanza a certe cose che se dovesse impararle, gli darbbero ancora più forza".
"Siamo nell'attico, sopra tutti? No... siamo ancora in una delle villette a schiera... tutti alla stessa altezza. Ci sono tanti inquilini che sono forti".
Sull'Europa League. "E' possibile che si cominci a ruotare un po' di più, perché c'è chi ha bisogno di giocare. Zielinski ad esempio deve mettere minuti nelle gambe, però dovremo vedere i prossimi allenamenti. Noi giochiamo ogni due giorni e mezzo ed ora servono giocatori che si sono allenati bene per creare un po' di alternanza".
"Avevo la curiosità di vedere se questa squadra fosse in grado di capire quanto è forte. Entrandoci dentro mi rendo conto che sanno di essere forti e sono anche un gruuppo bellissimo".
"Anguissa? In Inghilterra hanno tutti una grande fisicità , resistenza e copertura degli spazi, in Italia si preferiscono altre caratteristiche. Le sue caratteristiche qui diventa più evidenti, soprattutto perché a Napoli la squadra era carente da questo punto di vista. Lui tra il primo e il secondo tempo fa il punto su quello che succede intorno a lui: movimenti e scalate degli avversari, atteggiamenti. E' una persona intelligente, un ragazzo tenerissimo ed ha fatto subito amicizia con tutti. E' qualcosa di particolare".
Ttolari e cambi. "Chi non si sente titolare perché entra a gara iniziata non può fare il titolare neanche dall'inizio perché ha una personalità rivolta solo a sé stesso, uno così non può entrare in un contesto di squadra. Ci sono cinque sostituzioni, uno è titolare del secondo tempo, di dieci minuti, di cinque minuti, e lì fa cambiare la partita. Questo è il comportamento giusto, anche perché ci sono tante partite".
"I due anni di pausa non mi hanno dato una spinta in più, ho 62 anni e sono stato un calciatore scarso ed un allenatore scarso. Non avevo qualità eppure ho battuto squadre più forti ed allenatori più forti. Per questo quando vedo calciatori che si risparmiano e che hanno qualità divento una belva".