"La partita di domani è contro una grande squadra. Non è una sorpresa oggi, ma è una sorpresa che non fosse così in alto negli anni precedenti. E' un club che ha una grande tradizione, ed è allenata molto bene perché Italiano ha dimostrato di saper fare questo lavoro, imponendosi in una squadra difficile. Il Napoli ha fatto bene per determinati periodi negli anni scorsi, sa già che comportamento deve avere una big. La Fiorentina, invece, questo doveva impararlo e lui glielo ha insegnato in poco tempo. Lo vedrete domani, è una squadra che ti aggredisce forte. Contro l'Inter nel primo tempo è stata una squadra perfetta. Serviranno forza e qualità nella sua totalità ".
Il gioco viola. "Pressano alti, e quando gli avversari ti creano dei problemi devi tirare fuori personalità e coraggio di affrontarli.Se loro ci vengono addosso noi bisogna giocare palla con ancora più velocità e precisione. E anche capire quando aiutare dietro, venire incontro e reggere fisicamente l'avversario".
Sulle dichiarazioni di Koulibaly ("la testa era già alla Fiorentina"). "Secondo me non abbiamo fatto calcoli, i miei sono stati ribaltati. Non bisogna pensare alle gare successive, mettendo meno in quella in corso. Però il risultato di giovedì non cambia niente, perché la Fiorentina restava forte anche con una nostra vittoria mentre tutti ora cercano una rottura dell'incantesimo del Napoli. Non parliamo della strada di Cappuccetto Rosso, ma se siamo forti o no e giocheremo contro una squadra che ti monta addosso, in un Franchi pieno mi dicono, quindi tosti sì o no".
Il premio come miglior allenatore di settembre. "Dobbiamo portarlo nello spogliatoio il mio premio, non ho fatto nulla da questo punto di vista. E' un premio da condividere con società , calciatori e quelli che lavorano dietro le quinte".
Su Mertens. "Volevo farlo giocare un po' con lo Spartak ma la partita ha ribaltato i miei piani, è venuta fuori una partita diversa. Sono andato ad usare calciatori che non volevo usare per riprendere questo risultato. Lui è arruolabile".
La Coppa d'Africa. "De Laurentiis ha aperto una battaglia ed io sono con lui. Se uno paga i calciatori li deve avere a disposizione. Ha ragione quando dice che le Nazionali devastano i club. Dobbiamo gestirla questa stagione in un modo o nell'altro, ci sono varie insidie. Ma siamo convinti, avendo fatto dei calcoli ed avendo le possibilità di intervenire, di poter lasciare sempre il Napoli attrezzato".
Sui portieri. "Meret e Ospina sono due portieri forti. Quando succede questo, si finisce per penalizzare oltre i suoi meriti quello che non viene scelto. Ci saranno momenti in cui la condizione può salire o scendere ed a quel punto prendo in considerazione la novità . E' sempre il campo a darmi le indicazioni sulla scelta da fare".
Sulla rivalità tra tifoserie. "Tifosi fiorentini e napoletani possono insultarsi quanto vogliono, ma devono sapere che sono gemellati dalla passione per la loro squadra. Sono squadre tifate quasi al 100% dalla loro città , è il loro destino, nascono così, non dipende da loro. Cercare di indirizzare la passione verso qualcuno è uno spreco oltre che una cosa molto grave, la passione si combina solo con l'amore, per non disperdere energie per la loro squadra".