Gli azzurri non riescono a sfruttare i diversi contropiede dell'ultima mezz'ora, ma in compenso non rischiano praticamente mai il ritorno viola.
Si conferma il Napoli degli African Bros: Osimhen ha spaccato la retroguardia fiorentina con le sue accelerazioni, Anguissa e Koulibaly hanno giganteggiato quando si doveva difendere il 2-1.
E ora avanti il prossimo, per l'assalto al record i vittorie di fila del Napoli di Sarri.
FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Biraghi, Quarta, Milenkovic, Odriozola; Duncan, Erick, Bonaventura; Gonzalez, Callejon, Vlahovic. All. Italiano
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Anguissa, Fabian, Zielinski, Lozano, Osimhen, Insigne.
A disp: Meret, Marfella, Ghoulam, Juan Jesus, Malcuit, Manolas, Zanoli, Demme, Elmas, Mertens, Petagna, Politano. All. Spalletti
Dopo il turnover parziale di Europa League contro lo Spartak, tornano titolari Ospina, Rrahmani, Anguissa e Osimhen. Inoltre Spalletti preferisce il velocista Lozano a Politano.
Italiano invece sceglie Pulgar a centrocampo al posto di Torreira, e ritrova Nico Gonzalez dopo la squalifica. In avanti con Dusan Vlahovic, c'è anche l'ex Callejon.
Il copione del match è evidente sin dalle prime battute. La Fiorentina cerca di stare alta e fare uno contro uno, ma si guarda bene dall'andare a pressare Ospina al quale lascia libero il rinvio lungo.
Il Napoli invece sta compatto e coperto, cercando di attirare i viola avanti per poi colpirli con palloni lunghi (Dragowski infatti deve uscire due volte fuori area nei primi 90 secondi). Gli azzurri però non stanno solo a guardare, perché quando la palla passa tra i piedi di Dragowski si alzano in pressing e qualche difficoltà la creano. Peccato che lo facciano poche volte.
La gara è bloccata per metà tempo, con due soli sussulti.
Il primo al 17' quando Pulgar dal limite impegna Ospina. Il secondo quando su calcio d'angolo al 21', Anguissa di testa devia poco alto.
Un errore che si rivede anche al 28', quando su calcio d'angolo lungo, Vlahovic dà una spintarella maliziosa a Fabian che pare colpito da una frustata, l'attaccante montenegrino rimette in mezzo di piatto e Quarta al volo in girata fulmina Ospina, 1-0.
E' l'episodio che scuote il match, ma paradossalmente finisce per danneggiare la Fiorentina, che sulle ali dell'entisiasmo comincia a perdere qualche misura tra difesa e centrocampo.
Al 34' Lozano riesce a infilarsi tra 4 viola e impegnare Dragowski.
Due minuti dopo una palla lunga di Fabian per Osimhen coglie Quarta impreparato, il nigeriano lo aggira ed entra in area, Quarta lo stende. RIGORE.
Dal dischetto va Insigne che però si fa parare il rigore da Dragowski, la palla resta lì e lo stesso Insigne poi va a contrasto con Dragowski che lo anticipa ma sulla palla arriva Lozano che segna, 1-1.
La controsvolta disorienta la Fiorentina, e così il Napoli sfiora due volte il sorpasso.
Prima quando Milenkovic anticipa Osimhen a due metri dalla porta; poi lo stesso Osimhen sfiora il palo con una rovesciata in area.
Il Napoli non sfrutta l'inerzia favorevole, e così dopo l'intervallo la Fiorentina torna in campo di nuovo sul pezzo.
Eppure la svolta, che arriva subito, è ancora a nostro favore.
Al 49' schema da palla inattiva: Insigne si prepara a battere, Zielinski finta di scattare ma poi vira e batte lui verso centro area, la difesa viola è sorpresa e Rrahamni si trova solo a colpire di testa in area per l'1-2.
Fiorentina sotto shock, e dopo 2 mintui Insigne al volo mette Osimhen in condizione di battere a rete, ma il nigeriano colpisce male.
Viola rabbiosi e vicini al pari al 56': mischia confusa in area, Rrahmani ci salva mettendoci il peidino e poi spazziamo via.
Spalletti cambia: Zielinski e Lozano fuori, dentro Elmas e Politano.
La gara si accende e diventa vibrante, con emozioni continue.
Il Napoli ha delle voragini perché la Fiorentina si sbilancia tutta, ma non ricsuiamo a concretizzare il contropeide.
Al 60' Ospina respinge una botta di Sottil.
Trenta secondi dopo Osimhen scappa via e cede in mezzo a Elmas che arriva con mezzo metro di ritardo con la porta sguarnita.
Al 69' esce Insigne, entra Demme con Elmas che va nel tridente a sinistra.
Diventiamo compatti e la Viola non si avvicina più alla nostra area, ma noi pecchiamo ancora nel punirli in contropiede.
Al 73' Poltiano scappa via a Biraghi ma poi la conclusione sfiora il palo.
All'82' torna in campo Mertens, con Petagna. Fuori Fabian e Osimhen.
In teoria, sono cambi offensivi, a mandare il messaggio che non bisogna chiudersi ma continuare a fare la nostra partita anche nel finale.
Infatti non ci schacciamo troppo, e anche se non facciamo più ripartire l'azione, difendiamo il vantaggio con i denti fino al 94'.