"Questo sarà uno degli scontri nel condominio delle sette sorelle... il condominio più ambito d'Italia, dove tutti vorrebbero abitare. Credo che sette sono e sette rimarranno per tutto l'anno. Tutti resteranno agganciati al treno Champions League che è l'obiettivo primario di tutti".
Il ritorno a Roma. "La Roma non sarà mai mia nemica. Non bisogna vivere invano e io ho capito che ho bisogno, per essere un allenatore felice, di piazze da umori forti. Quella tra Roma e Napoli da questo punto di vista è la mia partita. Non c'è un nemico, ma una sfida tra due parti di me. Sarà una gara importantissima per il futuro del Napoli, e dobbiamo provare a vincere. Domani ovviamente sarò tutto del Napoli".
La crescita. "Io posso vedere facilmente come si comportano i calciatori. E questo riguarda ogni aspetto, da quando si sta sul pullman, a come si vive in albergo prima della partita... gli sguardi, i discorsi. Tutti questi elementi mi stanno dando segnali positivi. Mi fa piacere che siano state sottolineate le reazioni dei calciatori dopo l'Europa League. Tutti hanno fatto riferimento non al singolo ma solo al comportamento di squadra".
"Per significati diversi, è una gara che può dare una piccola svolta a tutte e due le squadre. Dobbiamo essere bravi ad arrivarci al top e proporre il top come collettivo. La partita è difficilissima, perché questa Roma può stare davanti a chiunque. Sono una squadra forte con un allenatore fortissimo come Mourinho, uno di quelli che migliora la qualità dei campionati in cui lavora. Essere accostato a Mourinho è un onore per me ma non è avvicinabile, è qualcosa di differente.In partita valuteremo cosa fare, ma sono sicuro che la mia squadra saprà da che parte andare, ma la gara è di estrema difficoltà ".Il 6-1 subito dalla Roma in Conference League. "Avrei preferito non avessero perso quella partita".
Cambiamenti personali negli ultimi due anni. "Non ero più nervoso, diciamo che avevo una simpatia selettiva. Mi sveglio sempre in forma, ma mi deformo a seconda di chi incontro durante la giornata. Io sono molto più critico di voi verso me stesso, ma se si tocca la squadra si ride".