Erano 74 anni che non si vedeva un derby con i granata in Serie A (stagione 1947-48) e lo diciamo onestamente, il successo premia oltre i meriti gli azzurri, bruttini per quasi tutta la partita. A livello di gioco e di occasioni non ci si è divertiti granché, se non negli ultimi 10 intensissimi minuti.
Ma i derby sono così: sprochi, duri e complicati.
Si è sentita l'assenza di Osimhen? Sicuramente sì. E se non dovesse recuperare per il Verona, l'asticella della difficoltà si alzerà ulteriormente vista la squalifica di Koulibaly.
Formazioni ufficiali
SALERNITANA (4-3-1-2): Belec; Zortea, Strandberg, Gyomber, Ranieri; Schiavone, Di Tacchio, Kastanos; Ribery; Bonazzoli, Gondo. All. Colantuono
NAPOLI (4-3-3): Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Anguissa, Fabian, Zielinski, Politano, Mertens, Lozano. All. Spalletti
Per il resto giocano quelli che ormai possono essere considerati i "titolarissimi" di Spalletti.
La sfida dell'Arechi non è uno spettacolo indimenticabile...
Il Napoli parte bene, prendendo subito il controllo del gioco. La Salernitana resta molto bassa, fa muro e prova a sfruttare le folate di Ribery.
L'assenza di Osimhen ci costringe a giocare palla a terra e trovare un buco nel traffico. Cosa difficile visto che la Salernitana ne piazza anche 8 dietro.
Il Napoli riesce comunque a costruire qualcosina, ma il problema è che anziché centare la porta facciamo solo field goal: in pratica segniamo tra i pali della porta da football americano.
Tiriamo 10 volte nel primo tempo, senza mai centrare lo specchio.
In successione sparano alto: Politano e Lozano nei primi 5 minuti, Zielinski al 6', Lozano al 9', Anguissa al 35' e Lozano al 44'.
Particolarmente ghiotta la palla sprecata da Zielinski al 6', dopo un cross di Di Lorenzo sporcato da un difensore granata. Zielinski la spara alta a 4 metri dalla porta.
La Salernitana esce dal guscio nel quarto d'ora finale, ma l'unico tiro è al 37' di Bonazzoli, da 35 metri.
In avvio di rirpesa è la Salernitana a partire meglio.
Una pallaccia di Mario Rui innesca dopo un minuto appena un'azione granata, con una palla velenosa che filtra nella nostra area senza che Ribery riesca a deviarla.
Noi siamo in difficoltà .
Spalletti cambia al 60'. Dentro Petagna ed Elmas, fuori Mertens e Lozano.
E la mossa dà subito frutti. Un minuto dopo entriamo in area, Elmas serve Zielinski che tocca per Petagna che di testa pizzica la traversa, batti e ribatti in area, Zielinski se la trova sui piedi e infilza Belec. Il check del VAR ci tiene col fiato sospeso, ma alla fine convalida.
Al 67' altra svolta del match: Kastanos allunga il tackle sulla caviglia di Anguissa. Il VAR richiama Fabbri (che l'aveva ammonito) e fa scattare l'espulsione.
Il clima si fa ancora più rovente.
Al 72' Zielinski da buona posizione non inquadra lo specchio.
Tutto sembra mettersi sui binari giusti, ma non è così...
Al 76' altra svolta.
Perdiamo palla in attacco e becchiamo un contropiede senza senso (come si può in 11 contro 10 e in vantaggio?), Koulibaly strattona Simy e si becca il rosso.
Il VAR poteva salvarci per un fuorigioco, ma non c'è.
Sulla seguente punizione dal limite, Di Lorenzo un secondo prima del tiro di Ribery va a corpire sul palo ed è proprio lì che salva di testa sulla linea.
Esce Politano, entra Juan Jesus. Passiamo al 4-4-1.
L'Arechi è una bolgia e la Salernitana generosamente spinge.
All'84' Strandberg su calcio d'angolo chiama alla parata Ospina.
Colantuono per il finale si gioca la batteria dei saltatori: Djuric e Gagliolo.
All'89' Elmas fa tutto bene, compreso il tiro, ma Belec respinge.
Sei minuti di recupero. Al 93' dentro Zanoli per Zielinski.
Al 95' Gagliolo ha sui piedi la palla del pari, ma la spara alta e vinciamo noi.