Di Lorenzo 7: Segna un gran gol, poi si prende un rischio enorme in area perdendo palla. Continua a corere su e giù, tenendo bene dietro.
Rrahmani 5,5: A fasi molto alterne. Simeone lo brucia sullo 0-1, poi si becca un giallo sciocco a metà campo e con palla al piede. Un minuto dopo ci salva sul tiro a botta sicura di Barak. Nella ripresa è tenero su Simeone che può controllare e passarla a Barak per il tiro in area. L'assenza di Koulibaly lo rende incerto.
Juan Jesus 6,5: Parte con un compito da brividi: non far rimpiangere Koulibaly. Alla fine fa molto meglio del compagno di reparto. Risoluto e deciso, anche se l'impostazione non è quella di K2.
Mario Rui 5.5: Sul gol si fa mettere a terra da Barak, e forse evita l'intervento per non beccare il giallo che gli farebbe saltare l'Inter. Poi si lascia trascinare nel clima nervoso ed è poco lucido. Nonostante tutto, corre tanto.
Fabian 6: Il clumine del suo match è l'assist a Di Lorenzo, che gli vale la sufficienza. Per il resto soffre tanto l'aggressività del Verona.
Politano 5.5: Il Verona è molto aggressivo e diventa difficile giocarla, ma comunque ci prova e ogni tanto ci riesce. Un colpo di genio nel primo tempo, da cui nasce il palo di Osimhen. Pochino, però.
Zielinski 5: Dopo due partite con altrettanti gol... la statistica diceva che la stecca era dietro l'angolo. Ed eccola puntuale. Assente.
Insigne 5,5: Nel primo tempo spara alto da buona posizione un passaggio di Osimhen. E' costretto a stare sempre o quasi lontano dall'area. Nella ripresa viaggia a strappi, ma sempre senza incidere.
Osimhen 6,5: Torna dopo lo stop a Salerno e Varsavia. E' carico, e nel primo tempo dà una bella palla a Insigne e lo ferma un palo. Nel secondo tempo offre a Lozano la palla per il tiro, poi comincia a "litigare" con Ghunter e l'arbitro.
ENTRATI
Lozano 5.5: Entra e sbaglia un tiro, subito dopo vanifica un contropiede. Troppa foga.
Ounas sv: aa
Mertens 6: Centra un palo e combina bene con Osimhen, cosa che Zielinski non sa proprio fare.
Petagna sv: aa
ALLENATORE
Spalletti 5,5: Dopo Salerno e Varsavia ritrova alcuni grossi calibri, ma deve fare a meno del suo "comandante" e non ha altra scelta se non Juan Jesus. Alla fine il brasiliano fa benissimo, mentre a steccare sono altri. Turdor gliela incarta bene, e non riesce a pescare bene neanche dalla panchina stavolta.
Troppo spesso il centrocampo ci ha visti in inferiorità numerica, con Barak che due o tre volte è arrivato al limite praticamente indisturbato. Forse avrebbe potuto passare al 4-3-3, sacrificando nel secondo tempo Zielinski che era un corpo quasi estraneo. Cambi comunque tardivi.
di Stefano Mastro