"Infortuni? Possiamo far bene con quelli che rimangono. Siamo ancora in grado di poter mandare in campo 16 calciatori e anche se ci mancano capitano e comandante, abbiamo diversi alti ufficiali dentro la squadra. C'è gente come Mertens, Di Lorenzo, Mario Rui, Ospina, Rrahmani che ormai è diventato un leader, Zielinski un po' più taciturno ma tosto quando gli si chiede di andare sul campo per fare un certo tipo di lavoro. E gli altri, che sono stati appetiti sul mercato europeo. Dovremo essere bravi a direzionare la partita sulle nostre qualità .
E' fondamentale stare uniti a protezione della squadra, che ha già dimostrato quanto ha a cuore questa maglia. Non c'è migliore occasione di questa per dimostrare le proprie qualità . Spesso mi capita di dire a un giocatore che gioca hi meno "guarda che prima o poi ti faccio giocare"... Ecco, è il momento. Adesso vederemo se ci si lascia spaventare oppure no. Quello che divventa fodnamentale è che siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e quella di tutti quelli che stanno vicini e ci vogliono bene".
"Stato d'animo? E' sempre lo stesso, perché resto convinto delle nostre potenzialità . E' chiaro che le tempistiche dei nostri infortunati ci portano a fare un viaggio verso l'ignoto... non sai cosa ti succede. Come quando dicevo che sul 2-0 non potevi stare sicuro, essendoci le cinque sostituzioni. Siamo sotto tempesta, tra infortuni e Covid. Se devi mettere dentro giocatori che tre giorni fa avevano il Covid poi diventa difficile avere una risposta come ti aspetti, ancora di più vanno fatti i complimenti ai calciatori per la disponibilità che hanno avuto".
"Atalanta durissima come ostacolo Scudetto?... Nella domanda ci sono due eccessi... si parla dell'Atalanta come sfida impossibile, ma poi parlate di Scudetto. Noi siamo partiti con obiettivi ben chiari e vedremo in seguito di capire il nostro cammino. Sappiamo che l'Atalanta è una squsdra forte, tosta che sa dove vuole andare. Noi abbiamo una rosa forte, abbiamo la copertura doppia di tutti i ruoli anche se sotto questo aspetto ce ne sono altre molto più forti di noi. Però noi come completezza di squadra siamo a posto. Abbiamo modo di fare male all'Atalanta anche così, poi dipende da come affrontiamo la partita, perché se non la guidiamo noi ma facciamo il passeggero, ti portano in giro loro".
Sui singoli. "Juan Jesus lo conosco da tempo e la già s'è fatto conoscere per le sue qualità . Juan ha esperienza e forza da vendere, è chiaro che farsi trovare pronto è ciò che fa la differenza. Ha tutte le caratteristiche per svolgere i suoi compiti in maniera precisa".
"Demme e Politano hanno i 90 minuti nelle gambe? Sono valutazioni che vanno fatte anche scientificamente, darei notizie sulla formazione ma Gasperini già ne ha molte".
"Mertens domani è il capitano, deve aiutarci ad indicarci la strada. Ditemelo voi di Mertens, lo conoscete da più tempo (ride, ndr)"
"Elmas o Demme? Non rispondo sulla formazione".
"Ounas è pronto, mi è dispiaciuto non averlo a disposizione in questo periodo. Contro il Sassuolo sarebbe entrato se Koulibaly non si fosse fatto male. Adam è molto potente, ha forza nel duello e quando ha l'avversario dietro non si fa rimontare, anzi te lo tiene a distanza".
"Tipo di gioco simile a Torino e Verona? Diciamo che quelle due partite sono state un mezzo importante per allenarci, perché aiuta il confronto individuale, affrontare un avversario che si schiera così... Ti alza il livello delle sfide individuali e impari ad andare più forte sull'uomo, sei abituato a certi duelli e a certa foga. E' chiaro che l'Atalanta ha dei vantaggi, perché è difficile trovarne uno più basso di 1,80 nell'Atalanta".
"Il calcio di Gasperini? Mi piace tutto, sono andato a vederlo e ci sono stato a cena. Lui è stato uno dei primi ad andare su una strada diversa che facevano tutti come impostazione di gioco e di squadra. Poi basta vedere i risultati che ha raggiunto con l'Atalanta per fargli i complimenti".
Il contributo del Maradona. "Il nostro stadio diventa fondamentale, ho parlato con De Laurentiis che è molto disponibile a far sì che il nostro stadio sia sempre più fondamentale. È chiaro che poi bisogna comportarsi bene allo stadio".
Si gioca troppo. "Sicuramente bisogna trovare un po' più di spazi per far recuperare i gicoatori, sia il muscolo che la testa. Bisognerebbe avere la possibilità di avere ore extra in una giornata per farli recuperare. A me è risuccesso di non fargli fare niente, di giocare una partita dopo tre giorni senza aver fatto fare nulla a chi aveva giocato prima. Perché dovete ricordare che oltre alla partita, ci sono gli spostamenti e tutto il resto. Quando siamo andati a Mosca siamo stati un'ora in piedi a fare i check-in, poi ci metti il viaggio sull'aereo, poi il pullman. Quando arrivi a destinazione sei spappolato".