"La gente si è sempre aspettata tanto da me. Ho cercato di ricambiare. Ho avuto degli screzi qualche volta coi tifosi e mi dispiace. Molti non mi hanno compreso del tutto. Un capitano è un garante per le persone che amano la squadra, io credo di aver sempre assicurato che il Napoli non venisse meno all'impegno in campo. Ho un carattere particolare. So scherzare con tutti, ma all'inizio tengo le distanze. Per alcuni tifosi è superbia, sembra che me la voglia tirare. È solo un atteggiamento di difesa. Qualcuno non mi ha mai compreso al 100%. Chi mi conosce davvero, sa come sono fatto".
Sugli allenatori. "Zeman è stato decisivo, il primo a credere in me. BenÃtez mi ha completato: avevo sempre pensato che per me il calcio fosse solo attaccare. Il calcio con Sarri è gioia: mi sono divertito tanto in 3 anni, ci è solo rimasta la delusione di non aver vinto lo scudetto.
Ancelotti? Non è vero che non ci siamo presi. Avevamo idee diverse, questo sì, su cose di campo.
A Gattuso devo tanto. Dopo gli anni di Ancelotti è stato bravo a farmi tornare sui miei passi e a rimotivarmi.
Spalletti è una personalità forte: ci ha restituito consapevolezza nella nostra forza".