Di Lorenzo 7: Bloccatissimo per questioni strategiche, respinge un paio di tiri pericolosi nel primo tempo. Anche nella ripresa deve trattenersi dall'andare avanti. In fase di disimpegno non ne sbaglia una.
Rrahmani 6.5: Tempi e movimenti giusti, peccato che il suo anticipo su Morata vada a finire proprio sui piedi di Chiesa.
Juan Jesus 6.5: Rischia di perdere palla in area dopo 6' su Morata, contro il quale però vince tanti duelli. Nella ripresa cresce ancora, in occasione del pari juventino fa quello che può, perché in area non si cerca l'intervento sull'avversario. Al 95' sbaglia a cercare l'anticipo su Dybala, regalandogli una punizione ghiotta.
Ghoulam 6: Titolare in campionato dopo un anno, tanto che Bernardeschi a un certo punto lo brucia da metà campo dandogli 15 metri in poche falcate. Nello stretto ci fa ricordare il piedino delicato che ha. Per il resto deve benedire il fatto che la Juve - inspiegabilmente - da quel lato non mette nessuno fisso a puntarlo.
Lobotka 7: Sfortunato in occasione dell'autogol. Assieme al pallone perso che manda Dybala al tiro è l'unico neo di una prova maiuscola. Sicuro dei suoi mezzi.
Politano 6.5: Estraneo al match finché non addomestica palla e serve a Mertens l'assist dello 0-1. In difesa ne combina qualcuna di pericolosa. Nella ripresa punta e va, punta e va, finché non esce sfiancato.
Zielinski 6: Gli capitano due palle buone dal limite ma non le sfrutta. Contribuisce al giropalla sulla tre quarti, senza però trovare lo spunto.
Insigne 6.5: L'ultima volta allo Stadium da giocatore del Napoli in Serie A (al massimo potrebbe rigiocarci in Coppa Italia). Ispira l'azione dello 0-1. Aiuta anche Ghoulam in marcatura.
Mertens 7: Trova problemi a farsi vedere al tiro, quando ci riesce la prima volta centra un avversario, la seconda volta fa gol. Nella ripresa spreca la palla dell'1-2, poi impegna il portiere juventino a terra. A conti fatti, gli unici tiri nello specchio li fa lui.
Elmas sv:
Petagna sv:
Zanoli sv:
ALLENATORE
Spalletti (fuori causa Covid) 7: Prima della partita ha "videoparlato" alla squadra, chiedendo una prova di cuore e sudore. L'effetto s'è visto. Il suo grande merito è che, pur non potendo scegliere chi mandare in campo (praticamente la decide il Dottor Canonico), con quello che ha assistiamo ad una partita maiuscola dalla squadra. Significa saper trasmettere le proprie idee.
di Stefano Mastro