Lo shock del debutto a Udine con un erroraccio. "Sapevo che era difficile esprimermi in una grande squadra. Soprattutto perché venivo da un Verona che difendeva a tre e marcava a uomo. Ma conoscevo le mie qualità e quando ho cominciato ad avere continuità i risultati si sono visti. Adesso è arrivato il momento di capitalizzare tutto quello che di buono sto facendo migliorando le prestazioni"
Eredità di Koulibaly. "È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader. Ma se dovesse accadere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio".
Obiettivi? "Beh, vorrei regalarmi un sogno che poi sarebbe di tutti i tifosi. Ma non mi faccia pronunciare la parola perché qui ho imparato ad essere scaramantico. Non si dimentichi che le ho detto della similitudine tra i balcani e i napoletani. Giochiamo sempre per vincere. Quello che succederà non lo sappiamo. Speriamo che succeda qualcosa di bello".