«Vittoria facile? Non lo sono mai le partite che si giocano dopo una sosta. E poi abbiamo affrontato una squadra determinata. Ma è stata una prestazione molto convincente, un successo che la squadra ha voluto e ha ottenuto con merito».
Sui cori razzisti. «Li trovo insopportabili, quegli epiteti sono brutti, orribili. E ha avuto per me un valore ancora più bello aver visto il grande tifo del settore occupato dai nostri tifosi, con tanti ragazzi della Curva A che facendo sacrifici hanno voluto far sentire il loro sostegno, la loro vicinanza a questa squadra».
Scudetto. «In questo momento ho il godimento per questa vittoria, senza guardare alla classifica, senza pensare alla partita con l’Inter di sabato o star qui a parlare di dove possiamo arrivare. Anche perché io certe cose non le dico. Ero certo che questa partita sarebbe stata per noi una specie di svolta ed è per questo che sono venuto: ho avvertito una strana tensione attorno a questa gara, come se una eventuale non vittoria da parte del Napoli avrebbe potuto frenare il nostro cammino. È da tanto tempo che non andavo in trasferta per una partita ma oggi (ieri, ndr) contava dare un segnale a tutti con la mia presenza».
Su Insigne. «È una persona libera e in quanto tale è giusto che lui abbia preso la decisione che lui ha ritenuto fosse la più giusta e corretta per impostare la vita futura sua e della sua famiglia».
Il big match con l’Inter. «Non mi va di parlarne. Dico solo che è stato un errore introdurre il calendario asimmetrico, stravolgere rispetto alle passate stagioni il girone di ritorno».