Scudetto. "Mi piacerebbe vincere insieme: Napoli, il Napoli e io. Ma per lo scudetto devo essere molto di più di un individual player. Allora sì che mi darebbe proprio soddisfazione e trovo che per la città sarebbe strepitoso".
E s e succede? "Io non canto bene, ma giuro che se succede una certa cosa m'invento un nuovo ballo in campo. Una Victor-victory dance".
Sulla Serie A. "Il calcio qui lo trovo competitivo, ogni domenica c'è una squadra che può sbatterti fuori".
La scelta di Insigne. "È un uomo con una famiglia, avrà valutato, ragionato e scelto quello che è meglio per lui. Sono in una situazione diversa, ma non sono di quelli che dicono: io mai come lui".
Gattuso e Spalletti. "Mi hanno aiutato tutti e due, posso e devo solo ringraziarli".
Su Koulibaly. "In allenamento non mi fa mai segnare. Quando è stata eliminata la mia Nigeria, ho tifato Senegal. Ma poi è uno che se gli chiedi di fare del bene, non c'è mai bisogno di insistere. Quando c’è da fare una raccolta fondi o trovare dei soldi per un’iniziativa lui mi dice: dimmi, chiedimi, cosa posso fare? Non è il solo, anche Fabian Ruiz e Mertens sono sempre disponibili. Al Napoli ho trovato compagni molto solidali".