"Koulibaly? Se dicessi oggi chi gioca sarebbe irrispettoso verso chi dovrebbe fargli posto. E' chiaro che Kouli è un calciatore differente, e basta guardare quello che ha fatto nella finale, quando è andato a consolare l'avversario, a partire da chi aveva sbagliato i rigori. Ha uno spessore umano unico. Però devo tenere presente anche di tutto quello che hanno fatto quelli che ci sono stati finora. Aspetteremo domani a dire la formazione".
"L'obiettivo della nostra stagione era rientrare tra le prime 4 e guadagnarci la Champions. Sappiamo però che vincendo questa partita, potremmo catapultarci verso un altro obiettivo... e' una figata. Sono quelle sensazioni che amiamo vivere facendo questo sport".
La fake news su Doveri con lo zaino interista. "Forse vi manca un passaggio... nello zaino c'erano delle mozzarelle perché era uno zaino frigo".
Rivincita contro l'Inter. "Non ho traguardi personali da centrare. Per me non sarà una rivincita, lì ho lasciato calciatori che stimo moltissimo e che so quanto stimano me. Sono un professionista e devo essere fortunato nel trovare calciatori che la pensano come me, perché alla fine dipende sempre da loro. Ma le carriere di tutti noi dipendono anche da queste gare qui. Ci teniamo moltissimo, come è normale che sia".
Strategia. "Mi aspetto di vedere l'Inter come la conosco, dobbiamo essere capaci di portarla sull’identikit delle nostre caratteristiche. All'andata abbiamo perso qualche palla di troppo e non siamo riusciti a portare il discorso sulla qualità . Se con l'Inter la mettiamo sul contrasto, hanno più fisicità e vincono. Se noi teniamo più il possesso palla e abbiamo l'ordine necessario per sopperire alle loro vampate, allora può nascere un discorso interessante. La nostra caratteristica maggiore è gestire bene la palla, fare più possesso e poi cercare velocemente di andare oltre la linea difensiva avversaria, così non gli si da il tempo di mettersi a posto".
“Ha ragione Politano, serve equilibrio in tutte le situazioni di scorrimento di partita, il cervello acceso sempre dentro la partita. Noi non ci chiamiamo Napoli per caso perchè in tutto quello che facciamo dobbiamo avere la creatività , la qualità superiore alla media. Non parlo solo della squadra ma anche della città ".
Su Osimhen. "Facciamolo giocare contro le big, ha disputato soltanto quel tempo contro di loroâ€.
Cazzimma: “E' la parola che rende bene l’idea di ciò che serve sul campo di calcio. Serve il pensiero di tutte quelle persone che amano questi colori, che ci vogliono bene, a loro dobbiamo rendere qualcosa in funzione di affetto ricevuto. Ci riempie di più di gioia avere lo stadio pieno almeno al 50%, ciò che è consentito. De Laurentiis ha fatto qualcosa per la gente, ha abbassato i prezzi e sono convinto che sarà la scelta giusta per riaggregare il nostro entusiasmo e avere ulteriore forza nel momento in cui ci sarà anche una capienza più ampiaâ€.
“Duelli a centrocampo? Da tutte le parti saranno importanti, sulle corsie laterali o in mezzo al campo, basta ricordare il recupero palla di Zielinski a Barella nell’azione del primo gol a Milano. Bisogna saper fare tutto, anche soffrire quando loro saranno bravi ed essere creativi e fantasiosi nell’eludere la loro fisicità quando avremo palla noiâ€.
Su Zielinski e Fabian Ruiz. "Nell’ultima partita la loro crescita è stata una linea orizzontale, non si è impennata come magari m’aspetto per la sfida di domani. Entrambi possono dare l’impennata e la vampata di scelta".
Su Mertens. "Ci metterei anche Insigne e magari anche Lobotka visto che è quello che mi fa stare più tranquillo quando ha il pallone. Di Lorenzo non fa testo, è un treno anche quando arriva in allenamento".
Terzino anti-Dumfries. "Se a sinistra mettiamo uno più strutturato, togliamo il "professore" che non perde mai il pallone e, oltre ad avere queste qualità , è uno dei più resistenti, uno di quelli che corre di più. Insigne è il capitano e, finchè anche per disponibilità di sacrificio, sarà quello di domenica, quello è il suo posto".
Napoli stretto e compatto? "Deve essere una squadra liquida che si va a posizionare dove c’è lo spazio, come quando si fa un pavimento che si mette a posto in base allo spazio che trova, poi ci vuole chi fa l’attacco alla profondità e Osimhen per noi diventa fondamentale per le caratteristiche che ha, tutti tendono a venire incontro per prendere palla su piedi, lui inverte la tendenzaâ€.