FABIAN RUIZ: «Viene la pelle d'oca quando si gioca al Maradona. Contro il Barcellona una partita speciale»
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Redazione - ven 11 feb 2022, 21:38
Il centrocampista spagnolo Fabian Ruiz ha parlato a Dazn, soprattutto in ottica della sfida con il Barcellona.
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Ogni volta che entro nello stadio di Napoli, per strada, vedo come la gente vive il calcio qui... so che la mia decisione è stata quella più semplice e giusta. Giocare al Maradona è da pelle d'oca, per la storia di Diego e quello che ha realizzato qui. Solo chi vive può spiegare l'emozione di giocare in questo stadio per questa squadra".
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I miei primi ricordi calcistici sono vicino a casa mia, al mio quartiere, giocavo con mio fratello che ha sei anni in più a me. Dopo la scuola, andavo sempre a giocare con lui e i suoi amici. Nelle strade si impara subito la malizia. Giocare con i più grandi mi ha fatto crescere rapidamente. Ho bei ricordi di quel calcio di strada, si è perso un po' al giorno d'oggi. Manca vedere quei bambini che giocano per strada, noi usavamo le panchine del parco come porte e le segnavamo con dei sassi".
Primi passi al Betis. "
Ho iniziato là che avevo 8 anni. E' stato fantastico giocare per la squadra della mia città , l'esordio fu...wow, incredibile. E' grazie a loro se oggi sono l'uomo che sono e il giocatore che tutti conoscono. Setien è stato fondamentale per la mia crescita, ha avuto tanta fiducia in me da subito. Grazie al suo stile e le sue idee sono cresciuto".
Il Napoli. "
Dopo che ho rinnovato con il Betis, Ancelotti è diventato allenatore del Napoli e ho sentito di questo interesse, ero la sua prima opzione diceva. Si sono messi in contatto con il mio agente e lui e il club hanno mostrato grande interesse per me. Questo ha reso la decisione più semplice. Venire in un club come Napoli con tutti i suoi tifosi, la storia e lo stadio è stato per me un passo avanti. E' dal primo giorno che sono arrivato che mi hanno mostrato calore e vedi come vivono il calcio. Mi hanno dato l'opportunità di giocare in Europa. Il primo anno con la lingua, il cambiamento, famiglia, amici e tutto è stato un cambio radicale, ma sono stato fortunato a trovare un grande spogliatoio e subito grandi compagni che ora sono amici. Questo mi ha fatto adattare facilmente. Ho passato un grande anno, specialmente con Mertens con cui ero ogni giorno, è quello che mi portava fuori a conoscere Napoli e ho imparato l'italiano velocemente. Napoli è del Sud e la gente trasmette calore e ti fa stare bene come era a casa mia. Ho fatto amicizie qui, tutto è diventato più semplice perché qui ti senti come a casa".
Su Xavi e il Barcellona. "
Xavi era un giocatore da seguire in tutto ciò che faceva, come giocava la palla, la difendeva, guardava il campo. So che è molto difficile giocare come lui, non credo ci sarà un altro come lui. Cerco però sempre di prendere spunto da lui e ogni giocatore.
La notte con il Barcellona sarà speciale, lo stadio ci darà una carica assurda perché sappiamo che per Napoli queste sono partite molto importanti e significative. Sappiamo che sarà difficile con il Barcellona, ma vogliamo arrivare lontano perché è molto importante. Abbiamo una buona squadra e affrontiamo tutti sullo stesso piano. Il Barcellona è in un buon periodo ora dopo che si sono rinforzati. Dobbiamo stare concentrati per 180 minuti".