Sulla sifda col Barcellona. "Analizzando i momenti decisivi, possiamo dire che il Napoli sta costruendo la sua personalità dimostrando quello che sa fare e possiamo dire di avere più consapevolezza. E' chiaro che mettere timore squadre come il Barcellona o come l'Inter è una cosa acquisita da cui non si può tornare indietro e si può solo andare avanti. Fare ottime prestazioni contro grandi squadre, giocando con fiducia e soffrendo quando c'era da soffrite come nel secondo tempo a Barcellona, mi fa sentire in sintonia con la squadra e con tutto l'ambiente. I bilanci fateli voi che io sto benissimo con tutto l'ambiente. Anche a Venezia non era una partita facile da portare a casa e chi ne capisce di calcio lo sa".
Infortuni in vista di Cagliari. "Non recuperiamo nessuno per la partita di Cagliari. Per il Barcellona bisogna vedere se almeno si riesce a recuperare Politano. Però per noi non cabmia nulla, qualsiasi squadra affronteremo il concetto è sempre quello di riuscire a fare il Napoli e a noi basta proporre il nostro livello di calcio per essere felici. Pensare che contro il Cagliari non sia una partita insidiosa è sbagliato. E' una squadra che è in sintonia con il carattere del suo allenatore che qui conosciamo bene. Dobbiamo fare una grande partita per fare bene".
La fase cruciale. "Noi cogliamo giocare per il massimo sempre partita dopo partita. Non bisogna fare calcoli a lunga distanza. Entriamo nel vivo della stagione ed è normale che vorrei 13 gioie di fila, poi mi starebbe bene sportivamente morire".