Salterà Bergamo, che guaio (con lui anche Rrahmani).
Fattore Osimhen a parte, dicevamo di un Napoli immaturo.
In primo luogo perché non si può giocare un primo tempo in ciabatte, durante il quale abbiamo contato 7 colpi di tacco tutti a vuoto, come se stessimo giocando la partitella del giovedì.
Certi raffinatezze non le fai se c'è in ballo uno Scudetto.
In secondo luogo per quel finale così complicato, pur avendo un uomo in più. Bastava palleggiare, invece ne portiamo anche 4 in attacco e ci sbilanciamo. E su una delle punizioni che regaliamo, Osimhen si becca il giallo. Senza senso.
Comunque la vinciamo, e quindi tutti felici.
FORMAZIONI UFFICIALI
Napoli (4-3-3):Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Fabian Ruiz; Politano, Osimhen, Insigne. All. Spalletti
Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Pablo MarÃ, Zeegelaar; Molina, Pereyra, Walace, Makengo, Udogie; Deulofeu, Beto. All. Cioffi
Spalletti conferma il 4-3-3, esclude ancora Zielinski ma ripropone Insigne che prende il posto di Lozano.
Nessuno "sconto" per i big diffidati, che sono tutti in campo.
Tuttavia si vede un Anguissa più timido nei contrasti. Ci mette il corpo ma evita quasi sempre di allungare il piede.
Il Fabian visto nel primo tempo è un uomo regalato all'avversario. Flemmatico palla al piede, commette diversi errori e quello che è peggio non va manco a contrasto.
E' lampante il gol di Deufloeu al 22': lo spagnolo riceve al limite, Fabian invece di buttarlo giù frena per non andargli addosso, quell'altro mira e tira nell'angolino, 0-1.
Fino ad allora comunque il vantaggio friulano era sacrosanto, anche perché al 15' Beto si era divorato il vantaggio a 3 metri dalla porta, mandando di testa fuori.
A completare le occasionissime friulane è al 31' il colpo di testa di Pablo Marin che Ospina toglie dall'incrocio.
C'è tanta Udinese e poco Napoli, che a sprazzi comunque costruisce diversi tiri (7 nel primo tempo).
I più importanti solo al 19', quando su cross lungo di Di Lorenzo il primo ad arrivare sul pallone è Insigne che brucia Nolina ma di testa manda alto.
Al 32' lancio di Koulibaly, Insigne stoppa bene mentre Becao cade, Lorenzo avanza e col tiro a giro impegna Silvestri.
Poi al 40': Anguissa entra in area e apparecchia per Fabian che tira, una deviazione spiazza Silvestri che con un riflesso istintivo devia in angolo col piede.
L'ultimo allo scadere, quando si accende una mischia e Mario Rui per poco non fa pari: tiro fuori.
Passiamo al 4-2-3-1, ma soprattutto cominciamo a giocare con il fuoco dentro.
Al 51' c'è una ripartenza veloce di Mario Rui che si guadagna una punizione. Batte Insigne e Osimhen di testa vola alto e insacca, 1-1. Il check del VAR accorda il gol.
Il Maradona adesso si gonfia di entusiasmo, e gli azzurri salgono di tono.
Al 54' Mertens sfiora un eurogol al volo.
Al 56' Deulofeu fa tutto da solo e da posizione defilata costringe Ospina alla respinta in angolo.
Al 61' Politano al volo impegna Silvestri.
Al 62' irrompe ancora Osimhen: grande azione sulla destra tra Di Lorenzo, Politano e Di Lorenzo, cross basso e forte, Victor sul primo palo spara in fondo al sacco, 2-1.
Situazione capovolta: 20 minuti prima non ci avremmo puntato un euro.
Al 69' il Maradona esulta ancora, quando Politano si accentra e tria, la palla viene deviata e Osimhen la ribadisce a rete, ma in offside sia pure di poco, il VAR annulla.
Esce Politano, entra Zielinski.
Al 77' Di Lorenzo si fa male, peraltro in un momento in cui il gioco era fermo. Ci prova per 3 minuti, poi si accascia al suolo e chiede il cambio.
Entra Zanoli.
All'80' Mertens prova una sassata improvvisa da lontano, Silvestri para.
All'82' Udinese in dieci: Zielinski anticipa Pablo Mari che entra con un colpo di karate sul fianco del polacco: ESPULSIONE DIRETTA.
All'87' Mario Rui centra il secondo palo consecutivo (dopo settimana scorsa), con Silvestri che si salva ancora.
Entra anche Elmas, fuori Insigne (applaudito).
Il finale è assurdamente pericolante. Anziché gestire il possesso, proviamo ad attaccare in 4 o 5 e ci becchiamo delle ripartenze senza senso. Su due mischie nascono altrettante punizioni, una delle quali costa il giallo a Osimhen (che era diffidato).
Al 95' Zielinski si divora il tris, ma per fortuna non conta nulla.