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SPALLETTI: «Corriamo per lo Scudetto... ma al di là di come andrà a finire è stata una storia bellissima»

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Il tecnico azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, in programma domani 10 aprile allo stadio Maradona alle ore 15.

Il pari del Milan ha dato slancio? "Noi ragioniamo sulla nostra corsa, sappiamo quello che ci aspetta e quello che vogliamo che ci aspetti in questo finale di campionato. Arrivati a questo punto sarebbe ridicolo se non ammettessimo apertamente che noi, Milan, Inter e Juventus siamo in lotta per lo Scudetto. Ce lo giochiamo. Al di là dei risultati degli avversari, andiamo per la nostra strada e questo facilita la gestione dello spogliatoio diventa facile. Sappiamo che qui ci sono professionisti doc, specie dopo tutto quello che abbiamo passato. Domenica scorso, malgrado i problemi della vigilia, erano tutti in condizione fisica e mentale perfetta. Se non ti comporti da professionista, diventa difficile avere quel ritmo e quella qualità. Ancor di più contro un avversario come l'Atalanta. Ora tutti nel Napoli vogliono giocarsi questa possibilità, e da domani lo faranno vedere".

Stadio sold out. "La classifica dice che stiamo facendo bene, il Maradona pieno dice che stiamo facendo bene nel cuore dei napoletani: sanno vedere chi ha un comportamento o meno, è un premio che ci piace prenderci. Lo stadio pieno è come un mantello che ti può far diventare un supereroe, e a noi fa grande piacere".

Su Osimhen. "Sta bene, ad inizio settimana c'è stato questo problema muscolare durante una partitina ed abbiamo voluto fermarlo a via precauzionale. Ora non sente niente, averlo è importante ma non averlo ci ha aiutato a capire la qualità dei calciatori con cui abbiamo a che fare. Non averlo ci ha fatto crescere e ci ha confermato quanto è forte Mertens, quanto è forte Petagna. Ma anche Zanoli che non aveva mai giocato e ha fatto il Di Lorenzo, Lozano ed Elmas che entrano e mettono al sicuro il risultato. Osimhen è importantissimo, non lo spingete troppo perchè altrimenti lo allontanate dalla squadra: lui deve starci dentro, e invece voi soffiate sempre. Victor è forte, se fa quello che ci ha abituato a fare, altrimenti non si riesce ad avere un gioco di squadra".

Dubbi di formazione? "Li ho sempre e sono legati ai calciatori che si allenano bene. Verrebbero a chiunque. A volte non li ho avuti perchè non avevo giocatori a disposizione. I calciatori vogliono tutti dare il massimo. Vedere lo stadio partecipare alle partite in base ai tuoi comportamenti, vederlo festeggiare un gol è una cosa fantastica. L'atteggiamento sarà quello lì, di tutti quelli che entreranno in campo e di quelli che saranno a bordocampo".

Una squadra da trasferta. "Noi abbiamo sempre avuto un'idea di calcio che vorremmo sviluppare. L'abbiamo provata sia quando si è vinto e quando si è perso. Abbiamo avuto la volontà di ripeterci tutte le volte, ma non dobbiamo far niente di differente da ciò che abbiamo fatto finora. Aver vinto certe partite fuori casa ha più valore delle sconfitte in casa, che sono figlie di tentativi di mettere in pratica quello che è il calcio che vogliamo sviluppare. E poi qualche episodio che ci è girato contro, siamo riusciti a perdere partite senza subire tiri in porta...".

L'importanza di Lobotka. "Il play forte è quello che ti dà soluzioni, sbocchi, il gioco di squadra, ma anche qui è facile ricordare che non sempre c'è stato, ha avuto infortuni, c'era Demme che è stato spesso il migliore in campo, ma io devo scegliere e farne giocare 11 e ho dato forza a Lobotka. Demme non ha avuto quest'opportunità, ma quando entrerà si farà trovare pronto e questo fa la differenza, non prendere il posto di un altro ma giocare al suo fianco, così il gruppo diventa fortissimo. Lobotka forte, ma Demme forte quanto Lobo se lo avessi fatto giocare".

Su Mertens. "Se gioca poco è colpa mia, perchémeriterebbe di giocare tutte le gare per come si allena, gioca, ragiona, per la sua qualità negli allenamenti. Ha dato un contributo importante se siamo con questa classifica, ma sono altrettanto convinto che deve ancora dare il meglio da qui alla fine. Su quelli come lui non si rimane delusi, il suo sentimento verso questi colori e questa città.... mi dispiace ma sono contento di avere persone così che mi restituiscono il massimo".

Fiorentina +20 rispetto allo scorso anno. "La gara è insidiosa, loro fanno un calcio moderno, ti vengono addosso, gestiscono palla, fanno un calcio veloce, con pressioni alte e avvolgimento di gioco sugli esterni perché attaccano molto lì, partita difficilissima ma sappiamo quello che dobbiamo fare e proveremo a vincerla. La squadra è forte, hanno lavorato bene sul mercato, anche nella scelta dell'allenatore. Poi basta ricordare la gara di Coppa Italia dove ne abbiamo presi 5, in casa. Lui chiedeva di pressare anche quando noi eravamo in 9, non mollavano un centimetro e questo è il modo corretto per infondere determinazione per diventare una grande squadra".

La strada per diventare eroi. "Noi dobbiamo tentare di vincere queste 7 partite, poi dipenderà dalle situazioni di gioco, dalele qualità degli avversari, ma abbiamo chiaro il nostro cammino da qui alla fine. Lo Scudetto si può vincere e non vincere, dobbiamo vivere serenamente, al di là di come andrà è stata e sarà una storia bellissima. Nessuno potrà parlare di fallimento perché la Champions è un obiettivo, i nostri calciatori sanno però cosa vogliono e lo faranno vedere, poi se sarà sufficiente e dipenderà da noi lo vedremo strada facendo ed anche oggi in allenamento il messaggio è stato chiaro".

Il mio sogno di Spalletti. "...si esprime ma non si dice. Quello degli altri che stanno nello spogliatoio è facile da capire, ma non si dice. Se foste nello spogliatoio, ve ne accorgereste".

Convinzione. "Ho sempre pensato che questo gruppo poteva dire la sua in un campionato così difficile o collocarsi in un piano alto del condominio di cui parliamo. Il momento in cui ci ha creduto di più? Questo, ora!"

No alla guerra. "Ci siamo espressi, abbiamo fatto video, abbiamo detto tante cose e si può aggiungere altro perché la guerra va avanti e turba le coscienze, un veleno che cola nelle nostre case e ci impedisce di vivere serenamente. Immagini che turbano la sensibilità di chiunque, la rivolta delle persone è sempre stata importante per fermare le guerre, ognuno deve fare quello che può, senza domandarsi se è importante. La guerra uccide per sempre chi la fa, anche rimanendo in vita, è insopportabile".


RISULTATI
11.04
Udinese
Milan
0 - 4
12.04
Venezia
Monza
1 - 0
12.04
Inter
Cagliari
3 - 1
12.04
Juventus
Lecce
2 - 1
13.04
Atalanta
Bologna
2 - 0
13.04
Fiorentina
Parma
0 - 0
13.04
Verona
Genoa
0 - 0
13.04
Como
Torino
1 - 0
13.04
Lazio
Roma
1 - 1
14.04
NAPOLI
Empoli
3 - 0
CLASSIFICA
1
Inter
71
2
NAPOLI
68
3
Atalanta
61
4
Juventus
59
5
Bologna
57
6
Lazio
56
7
Roma
54
8
Fiorentina
53
9
Milan
51
10
Udinese
41
11
Torino
40
12
Genoa
37
13
Como
36
14
Verona
32
15
Cagliari
30
16
Parma
28
17
Lecce
26
18
Venezia
24
19
Empoli
24
20
Monza
15
PROSSIMO TURNO
20.04
Genoa
Lazio
20.04
Lecce
Como
20.04
Cagliari
Fiorentina
20.04
Milan
Atalanta
20.04
Empoli
Venezia
20.04
Roma
Verona
20.04
Bologna
Inter
20.04
Torino
Udinese
20.04
Parma
Juventus
20.04
Monza
NAPOLI