L'altro uomo simbolo di questa squadra, il bomber Ambrosino (20 gol stagionali) ha chiuso i conti dal dischetto.
Poi ci ha pensato il portiere polacco Idasiak, negando due volte il gol al grifone e parando anche un rigore al 90', a sigillare la salvezza.
Ma è stata una sofferenza. Il primo tempo è stato un dominio assoluto del Genoa, che diverse volte si è presentato dalle parti di Idasiak senza però impensierirlo davvero.
Anzi, nel recupero del primo tempo l'occasione più golosa se l'era costruita il Napoli, quando Pesce si è ritrovato a calciare un rigore in movimento spendendolo alle stelle.
Nella ripresa entra il capocannoniere Ambrosino, e arriva subito la svolta. Calcio di punizione dalla sinistra, cross in mezzo e Saco svetta più alto di tutti e sblocca la sfida.
Il gol fa bene al Napoli, che da quel momento gioca più sciolto e cattivo, e a metà ripresa costruisce il raddoppio con una ripartenza del neoentrato Marchisano, il cui cross viene deviato di mano da Gijni. Rigore: Ambrosino tira basso e potente per il 2-0.
A questo punto sale in cattedra Idasiak: al 75' para su Accornero, poi fa un miracolo su Bamba al 78'.
Completa l'opera al 90' brividi, quando viene assegnato un calcio di rigore al Grifone: batte Pesaggio ma Idasiak si tuffa sulla sinistra e para, sigillando la salvezza.
Il Napoli riesce così a rimediare in extremis a una situazione che si era clamorosamente complicata da solo. Bastava battere Spal o Verona (ormai in vacanza), ma era riuscito a perdere quelle sfide pur passando in vantaggio entrambe le volte.