Nella finale tra i campioni dei due continenti, giocata a Wembley e caratterizzata dal ricordo di Maradona, l'Italia esce malissimo dalla sfida contro l'Argentina, chiarendo che se non andrà al prossimo Mondiale non è un caso o questione di sfortuna.
Certo l'Argentina è di una forza spaventosa, e per rendere l'idea di quanto siamo lontani anni luce basta citare il contronto tra i loro attaccanti: Messi-Di Maria-Lautaro-Dybala, noi abbiamo risposto con Belotti-Scamacca-Bernardeschi-Raspadori.
Se finisce 3-0 è solo merito di Donnarumma, che compie almeno un paio di paratone che evitano passivi peggiori.
Fa venire i brividi il commento tecnico di Di Gennaro, che alla fine dice "forse il 3-0 è un po' pesante". Mah, pigliamoci anche per il culo da soli...
L'illusione di essere quasi alla pari con l'Argentina dura circa mezz'ora. Poi loro segnano (assist Messi gol Lautaro) e da quel momento in poi ci devastano. Arrivano prima di noi su ogni pallone, ogni volta ci vengono a raddoppiare o triplicare. Noi non siamo capaci manco di avvicinarci alla loro area di rigore. Loro arrivano, e arrivano e arrivano.
Raddoppiano in chiusura di tempo con Di Maria, poi nella ripresa fanno solo show e ci prendono anche in giro, provando giocate no look e tunnel (finché Di Lorenzo decide di far capire a Messi che certe cose non si fanno, piantandogli una gomitata nel fianco, bravo Giovà ).
In chiusura Dybala entra e segna il tris.
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