Prendete Politano. E' apprezzabile l'onestà di aver dichiarato - tramite l'agente - di voler andare via. Il Napoli a sua volta lo darebbe volentieri. Il problema è che nessuno finora è arrivato a mettere sul piatto una dozzina di milioni. I soldi non ci sono.
Demme potrebbe andare via per qualcosa di meno, ma anche lì non si palesa nessuno con la valigia piena di denari.
E anche se lo facessero, i 35-40 milioni che servirebbero per prenderlo è difficile che qualcuno li tiri fuori.
Chi ci segue sa che il messicano non ci piace affatto, perché lo consideriamo un corpo estraneo, uno che vive solo di sé stesso e non di squadra (più o meno come Ronaldo CR7, che però è molto molto molto più efficace). Basta farsi un giro sui suoi social per vedere che i suoi post sono esclusivamente autocelebrativi: quanti assist ha fatto, che bel gol che ha fatto, quanti dribbling riusciti. Perfino il giorno dopo il ko mortificante di Empoli, pubblicò un post che lo inseriva nella Top11 della settimana. Del Napoli non gliene frega una mazza.
Fabian Ruiz è un altro che sogna da almeno un anno la chiamata da Real o Barcellona. Magari anche l'Atletico andrebbe bene. Ma i soldi non ci sono.
Perfino per Koulibaly non si trova nessuno che metta sul piatto una 40ina di milioni.
Ma non è una questione che riguarda solo il Napoli, che anzi è il più sfortunato di tutti, visto che i soldi per qualche colpo in canna (tipo Deulofeu) ce li ha, ma non può spararli perché prima vengono le uscite e solo dopo si faranno altre entrate.
E' tutto il mondo del calcio che sta messo male, e rischia di vivere una stagione dove un bel gruppo di giocatori per squadra sarà costretto a restare dov'è per mancanza di offerte.
Del resto il caso Dybala è eclatante. Due anni fa avrebbe avuto l'imbarazzo della scelta, oggi il suo peregrinare tra i vari club di Serie A è stato così infruttuoso, che dovrà andare a bussare a qualche porta all'estero.
Alla fine il più "dritto" di tutti è stato Insigne, che ha calato in tempo il sipario per garantrsi una montagna di dollari.
L'unica cosa la diciamo all'intermediario D'Amico: non ci venga a prendere per il c*** dicendo che Lorenzo e Criscito sono stati convinti dal progetto Toronto, non è mica una colpa dire "l'ho fatto per soldi". Specie quando in giro non ce ne sono.