Le prime parole in italiano: "Buongiorno a tutti".
"Napoli è stato un forte stimolo perché è una grande squadra. Quando è arrivata l'offerta del Napoli non ci ho pensato neanche, ho subito deciso di accettare. Sono arrivato qui per giocare a calcio e da quello che ho visto in questi giorni ho fatto la scelta giusta. Il tempo mostrerà come andrà questa avventura. Ora sto studiando dai miei compagni, per me è belle aver trovato un ambiente così amichevole".
Su Spalletti. "L'ho conosciuto prima di venire a Napoli, è una persona fantastica. Ho imparato già tanto da lui e in futuro voglio continuare ad apprendere".
"So tirare i rigori e le punizioni? Sì (ride, ndr)!"
"Quanti gol mi piacerebbe segnare? Non so quanti gol posso fare, sono qui per fare il massimo".
La lingue. "Ho iniziato a studiare l'italiano perché vorrei parlare bene... parlo anche inglese e russo. Penso che ho bisogno di tre o quattro mesi per imparare meglio la lingua. Il calcio italiano vorrei impararlo più velocemente".
Il conflitto in Russia? "E' una domanda politica... la situazione è molto difficile e non voglio parlare di politica".
Dalla Georgia alla Serie A. "Ogni calciatore vuole crescere, quando un calciatore di un piccolo Paese va in Italia è un vanto per tutto il Paese. E' una grande esperienza per me e per tutti i calciatori georgiani, per loro è un grande stimolo. Speriamo che anche i miei paesani e i bimbi abbiano questi stimolo".
Il nome? "Dietro la maglia vorrei che fosse scritto anche per intero, ma scrivo sempre Kvara che è il mio soprannome".
Il numero 77? "Sette è il mio numero preferito, ma era rimasto solo il 77 libero".
La città . "So che Napoli è molto bella. Quando l'ho vista ho pensato che è veramente fantastica, non ho mai visto una città così bella. Ho visto tifosi calorosi. Quando sono uscito tutti già sapevano chi ero".
Sui diversi addii in squadra. "Mi dispiace di aver perso grandi calciatori che c'erano a Napoli. Però ci sono tanti calciatori bravi in squadra che danno il massimo".
Attaccante centrale? "Mi piacerebbe provare a giocare anche lì, ma dove vuole la mia squadra lì gioco. Basta dare una mano alla squadra".
Soprannome KvaraDONA dato dai georgiani. "Maradona per Napoli significa tutto. E' molto grande la responsabilità quando ti chiamano così. Non posso avvicinarmi a Maradona certamente, ma faccio tutto per essere orgogliosi di me. Se mi piace il soprannome Kvaradona? Sicuramente".