Il Napoli vince il secondo test spagnolo di Castel di Sangro, battendo il Girona 3-1.
In realtà sono due le partite che gioca il Napoli. Il primo, quello che scende in campo e gioca per 70 minuti, la pareggia 1-1 (autogol su tiro di Lozano e pareggio spagnolo su dormitina collettiva).
Quello delle seconde linee, che entrano tutte in blocco al 70', vince 2-0 la "sua" partita con Petagna e rigore di Kvaratskhelia.
FORMAZIONI
Napoli (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim MinJae, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Fabian, Politano, Osimhen, Lozano.
A disposizione: Marfella, Contini, Demme, Juan Jesus, Elmas, Olivera, Zielinski, Zerbin, Petagna, Costanzo, Ostigard, Zanoli, Gaetano, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti
Girona (3-4-3): Juan Carlos; Juanpe, David Lopez, Bueno; Arnau Martinez, Serrano Aleix Garcia, Ramon Terrats, Oscar Urena; Riquelme, Stuani, Valery Fernandez.
A disposizione: Lluc Matas, Herrera, Castellanos, Saiz, Yan Couto, Monjonell, Joel Roca, Alex Sala, Pau Victor, Biel Farres, Alex Almansa. Allenatore: Miguel.
Per la sfida con gli spagnoli, Spalletti comincia a schierare qualcosa di verosimile rispetto a una formazione titolare, almeno in difesa dove Kim e Rrahamni sembrano destinati a far coppia fissa, con Di Lorenzo e Mario Rui (visto che Olivera è in ritardo di condizione) sugli esterni.
A centrocampo Anguissa e Lobotka sembrano in palla, mentre Fabian si accende a tratti.
In una di queste circostanze, al 28', nasce il gol azzurro: lancio dello spagnolo per Lozano, che entra in area e crossa trovando la deviazione dell'ex David Lopez che manda in porta (l'avrebbe fatto Osimhen che era dietro di lui).
In attacco il più vivace è Lozano, anche se dopo pochi minuti in rete c'era andato Osimhen (annullato per fuorigioco).
Il messicano, prima dell'azione del gol, aveva impegnato il portiere spagnolo al 6' e lo farà anche al 31'.
La parata più difficile però è su tiro di Fabian poco dopo.
Sfortunato Politano, che dopo 21 minuti deve chiedere il cambio per un problema muscolare. Entra Kvaratskhelia, che nella ripresa sarà il migliore.
Dopo il gol azzurro, l'occasione migliore è sui piedi di Osimhen, che si libera in area ma trova una deviazione a sporcargli il tiro.
Il nigeriano si divora il raddoppio in avvio di ripresa, quando Anguissa aveva rubato palla in area di rigore liberandolo davanti al portiere.
Al 52' Kvaratskhelia stoppa e calcia al volo dal limite, giocata elegante ma palla sul fondo.
Dopo aver rischiato nulla per un'ora, il Napoli concede un varco centrale e viene beffato. Saiz imbuca con una palombella per Castellanos, che taglia in area la difesa azzurra alle spalle e tocca quel tanto che basta per superare Meret in uscita, 1-1.
Il gol scalda gli animi e accende la sfida.
La reazione rabbiosa del Napoli porta Anguissa al tiro solitario dal limite, palla altissima. Poco dopo Lozano viene spinto in area al momento del tiro, ed al 63' Osimhen (su cross di Lozano) di testa si mangia un gol da 4 metri, scheggiando la traversa.
In mezzo però, il Girona - con un'altra imbucata - crea i presupposti per il raddoppio, ma il palo ci salva sul tiro di Yan Couto.
A questo punto la partita finisce e ne comincia una tutta nuova. Spalletti infatti ne cambia 9: dentro Meret, Zanoli, Ostigard, Juan Jesus, Mathias Olivera, Elmas, Demme, Zielinski, Zerbin, Petagna.
Cambia anche il Girona, e il Napoli si piazza nella metà campo spagnola.
Al 73' Ostigard di testa vola altissimo ma devia fuori.
Al 77' da una palla rubata a metà campo nasce il raddoppio, che Zerbin confeziona (benissimo) per Petagna, che in diagonale fa palo gol, 2-1.
Passano due minuti e su cross di Kvaratskhelia un difensore spagnolo ci mette il braccio (in realtà non tocca affatto), è rigore. Lo stesso Kvaratskhelia va dal dischetto e spiazza il portiere, 3-1.
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