In realtà anche in questa battuta qualcosa di vero c'è: lo scorso anno qualche tassello mancava e qualcun altro non era all'altezza, mentre quest'anno il Napoli ha due formazioni due, entrambe potenzialmente competitive.
FORMAZIONE NAPOLI (4-2-3-1): Sirigu, Zanoli, Ostigard, Jesus, Olivera, Elmas, Ndombele, Raspadori, Politano, Ounas, Simeone. All: Spalletti.
Certo, esprimere giudizi sul test con gli stabiesi è fuori luogo. E' stata una sgambatina utile a far mettere minuti nelle gambe a chi è una riserva oppure non ha partecipato al ritiro estivo.
E' stato utilissimo a dare un po' di carica a Ndombele. E' venuto a Napoli per ritrovare il sorriso e la gioia di giocare, il gollazzo contro la Juve Stabia (controllo orientato e sassata impressionante a mezz'altezza) è il miglior modo per cominciare la nuova avventura.
Chi si è ritagliato un inaspettato pomeriggio di alto livello è Sirigu. Il portiere sardo ha dovuto compiere una paratona sul finire di primo tempo, deviando sotto la traversa con un colpo di reni un pallonetto (bellissimo) da metà campo di Pandolfi (che Giuntoli cercò ai tempi della Turris). Nella ripresa altra parata difficile, in tuffo sula sinistra.
Progressi per Olivera, che però resta effervescente nel bene e nel male (spesso si incarta).
Finalmente vede un po' il campo anche Gaetano, che Spalletti sembra vedere meglio nel duo di centrocampo.
Quando nel finale entrano tanti ragazzi della Primavera, si rivede anche Ambrosino che in pochi minuti trova il modo per segnare la sua seconda rete al Maradona.
Allo scadere Alessio Zerbin firma l'altra magia del giorno: avanza e appena entrato in area fa partire un tiro a giro chirurgico che si infila nell'angolo lontano.