Risultato? La Lazio ha giocato a ritmo lentissimo tutto il match, e soprattutto nel secondo tempo è crollata. Il Napoli ha tenuto fisicamente fino alla fine, e nel secondo tempo gliene poteva fare 5.
Forse questo è il grosso limite che ci portiamo dietro dall'Olimpico: troppi gol sprecati.
FORMAZIONI UFFICIALI
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.
A disposizione: Adamonis, Maximiano, Casale, Gila, Hysaj, Kamenovic, Radu, Basic, Bertini, Marcos Antonio, Vecino, Cancellieri, Pedro, Romero. Allenatore: Sarri.
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Minjae, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disposizione: Marfella, Sirigu, Juan Jesus, Olivera, Ostigard, Zanoli, Elmas, Gaetano, Ndombele, Zerbin, Politano, Raspadori, Simeone. Allenatore: Spalletti.
Il Napoli comincia come peggio non si può, perché appena la Lazio varca la metà campo (dopo 3 minuti) segna. Zielinski perde palla, Felipe Anderson va sulla fascia e crossa al limite, Zaccagni può stoppare, mirare e tirare, 1-0.
Gli azzurri non trovano mai spazio tra le linee, e quelle poche volte che succede Zielinski litiga col pallone. Solo una volta il polacco potrebbe lasciare il segno, quando al 12' un cross di Lozano lo imbecca in area: lui stoppa, poi carica il tiro ma viene ribattuto.
Osimhen è isolatissimo, mentre ai suoi lati Lozano scappa 3 o 4 volte ma non mette mai una palla davvero decente, mentre Kvara sbatte spesso su Lazzari.
Una sfida ingessata si infiamma dal 34' al 36'.
Prima Kvara strappa palla a Marusic, avanza verso l'area e tira, ma debole.
Due minuti dopo il georgiano, dopo una veronica, spara una sassata dal limite che si stampa sul PALO.
Passano trenta secondi, c'è un angolo: batte Zielinski, svetta Kim e di testa insacca, rendendo vano il volo di Provedel (dopo l'intervento della tecnologia).
Poco dopo Lozano deve uscire dopo uno scontro aereo violento con Marusic. Entra Politano.
Al 2' Politano fa tutto benissimo, compreso mettere Kvara solo davanti al portiere, il georgiano sbaglia il primo controllo e Provedel in uscita rimedia.
Due minuti dopo altra occasione: Kvara crossa al bacio per Zileinski che di testa la gira benissimo, ma Provedel ci arriva con la manina e salva.
Altro minuto, e altra occasione: palombella in area, Patric sonnecchia, Osimhen va di testa a palla che bacia il PALO.
Altro minuto, e altra occasione: Zielinski controlla una palla vagante in area, crossa teso e Kvara di piatto da 4 metri dalla porta manda alto.
Nella Lazio entra Vecino, che al 56' (dopo un pressing portato malissimo dal Napoli), arriva a calciare da dentro area. Palla alta.
Al 60' Osimhen va via di prepotenza e calcia, Provedel devia in angolo.
Il gol è nell'aria, e finalmente arriva: Anguissa viene servito da Politano in area, può alzare la testa e crossare basso, Kvara arriva e con violenza scarica alle spalle di Provedel.
Il Napoli rischia al 64', quando Rrahmani salva su cross basso di Felipe Anderson con Meret tardivo nell'uscita.
Poco dopo altro rischio, quando Mario Rui alza il gomito sul volto di Lazzari. Non netto, ma sciocco. Ci va bene che non fischiano nulla.
Ma l'episodio rende la partita di fuoco, col sottofondo del peggio dei peggio dei cori contro i napoletani.
Entrano Elmas e Raspadori. Fuori Zielinski e Kvara.
Al 70' Meret dice di no a una deviazione in area di Felipe Anderson.
Dieci minuti dopo Osimhen, di testa, non inquadra la porta.
All'85' Meret va a farfalle su un angolo, per fortuna Mario Rui anticipa Immobile di testa.
Al 90' Pedro scappa via centralmente, va al tiro ma la palla sfila a lato.
Nel recupero Ndombele e Olivera rilevano Lobotka e Mario Rui.
Si soffre, ma quando Politano e Osimhen riescono a "rubare" gli ultimi 60 secondi tenendo palla, la portiamo a casa.