Di Lorenzo 6,5: Non c'è Leao, ma c'è Theo. Soffre, lotta, e soprattutto nel finale è lucido nella gestione.
Kim 7: Disturba Giroud sul tiro al 13'. Devia con una mossa di karate il corpo di testa di Diaz nel finale. Tra questi due episodi, è un muro invalicabile.
Rrahmani 6,5: Il Milan ha passato 70 minuti nella nostra metà campo, spesso arrivando in area. Giroud lo fa ammattire e spesso se lo perde. Però con quella pressione rossonera che cresceva, non sbarellare è già moltissimo.
Mario Rui 7: L'unico errore lo commette all'85', quando si spinge troppo avanti e sul contropiede rossonero Kalulu arriva al tiro da solo. Prima ne rimbalza due o tre con una incredibile solidità . Assist per Simeone.
Lobotka 7: Gli piombano addosso a turno Saelemaekers e De Ketelaere per non farlo ragionare. E per un tempo lo patisce. Nella ripresa è impressionante il numero di palloni che cattura sulla nostra tre quarti e ripulisce.
Zielinski 6: Gara complicatissima, spesa più a contenere che ad attaccare. Notevoli un paio di strappi.
Politano 6,5: Come a Glasgow, si prende la responsabilità di calciare dal dischetto. Praticamente quella è la seconda volta che si vede in attacco. In compenso si spende anche in fase di ripiegamento.
Raspadori 5: Sarebbe quasi più giusto dargli senza voto, perché tocca si e no tre palloni. Solo tra Kjaer e Tomori, era condannato in partenza a una serata complicatissima.
Kvaratskhelia 7: Francobollato da Calabria, alla prima occasione che ha un poco di spazio (17') si guadagna il giallo di Kjaer. Al 44' si procura anche quello di Calabria. In avvio di ripresa si procura il rigore (che ci regala il gol e anche l'ammonizione di Krunic). Anche quando non incide personalmente, ha la capacità di indirizzare la partita.
Simeone 7: Ha un pallone buono e lo trasforma in una vittoria.
Zerbin 5,5: Subisce un impatto traumatico con Theo, che lo schianta. Non si lascia abbattere, e poco dopo è protagonista di una fuga con tiro violento su Maignan.
Elmas sv:
Ndombele sv:
Olivera sv
ALLENATORE
Spalletti 6,5: Il voto positivo risente del risultato e della gagliardia con cui la squadra l'ha voluto e difeso. Attenzione, è tantissima roba, perché la mentalità è la cosa più difficile da allenare. Dal punto di vista strategico, perde il duello con Pioli perché le statistiche dicono che il Milan ha tirato di più, ha preso due traverse e ha esercitato una forte pressione per buona parte del match.
di Stefano MastroÂ