Per celebrare l'evento, Lorenzo e De Laurentiis hanno parlato in conferenza stampa a Castelvolturno.
Ecco le parole di De Laurentiis
«Insigne una bandiera? Assolutamente sì e sono felice che lo sia. Siamo ripartiti dal nulla, anni fa e lavorando a testa bassa abbiamo tirato fuori Insigne. Tanti altri ne verranno. Napoli ha vissuto un periodo terribile, è difficile avere successo a Napoli. Noi abbiamo fatto la nostra strada e non ci siamo negati nulla. E' nato 12 anni fa, e sono fiero di aver fatto dei passi da gigante in un contesto difficile: è il film che mi è riuscito meglio. Abbiamo costruito ciò che con le nostre forze abbiamo potuto costruire, anche in un calcio malato, dominato da Calciopoli che ha creato e continua a creare continui dubbi sullo sport più popolare possibile. Napoli è una città speciale: in cui si intrecciano tante storie e valori unici. La napoletanità è un privilegio».
«Lorenzo ha un cervello e ne vado fiero. Lorenzo è uno che nasce con amore, ardore e passione sul territorio. Dice di voler essere una bandiera, e questo è un sentimento che puoi avere con Hamsik e non lo puoi riscontrare in tutti. Far rimanere le persone malvolentieri non conviene a nessuno, questa è una città che se la odi devi andare via. Non è che stare a Napoli è come stare a Torino...».
«Ringrazio Giuntoli e Chiavelli che mi hanno coadiuvato, voglio ringraziare anche i tre procuratori che sono stati professionali, garbati ed intelligenti nella negoziazione. Se non fosse stato per il papà e per me stesso, non si sarebbe mai fatto giorno.»
«Si perdono pezzi importanti per strada? Ce ne faremo una ragione. E' noioso allenare sempre le stesse persone, e dover dire di fare sempre lo stesso gioco: i giocatori hanno capacità diverse...»
«Clausola? Con Insigne è un matrimonio vero, c'è bisogno di mettere la clausola? Sarei un pazzo maleducato, ha sposato la bandiera azzurra. Lorenzo e Hamsik non hanno la clausola, nemmeno Reina».
«Lorenzo è sempre stato un protagonista, ovunque. A Pescara ci meravigliò, lo volli riportare subito a Napoli e avrei voluto pure Verratti... ma Mazzarri disse 'no, non gioco in quel modo là e non mi serve"».
«Mertens? Ha una situazione familiare che conoscete, per cui appena la risolve vedremo. Poi va detto che i suoi tanti gol sono anche merito di Sarri e della squadra, perché non è detto che altrove possa fare altrettanto».
«Le voci su Sarri lo vogliono altri? A me fanno solo piacere. E' come quando vogliono fare la corte ad attori e registi. Anche nel nel mondo del calcio c'è tanta approssimazione, si dice laqualunque. Poi vediamo chi parla cosa ottiene...»
«Finire secondi o terzi ha a che vedere solo con la contabilità , per me sportivamente quest'annata è fantastica. Siamo gli unici in Europa ad avere quattro giocatori in doppia cifra: quando Milik tornerà in forma... Purtroppo questa annata per lui è segnata, uno che si fa il crociato sta fuori dal giro fino a fine stagione e poi torna al top solo la successiva. Senza dimenticare Pavoletti, non credo si debba parlare di mercato... c'è l'imbarazzo della scelta».
Sul mercato: «Ci vorranno degli innesti sulle fasce. In difesa abbiamo un'iradiddio, per Sarri esiste la perfezione e per assimilarla ci vogliono capacità fisiche, di testa e mentalità . Abbiamo speso 23 milioni per Maksimovic perchè pensiamo sia fortissimo, così come Albiol che ha un cervello spettacolare. Poi c'è Tonelli che ha fatto subito 2 gol».
Questione portiere: «Ha un contratto ancora per un anno ed è indubbiamente un punto fermo, non vedo problemi. Di sicuro dobbiamo pensare al futuro, ma non posso andare a prendere un bravissimo portiere di 20 anni, perché devo orientarmi su uno che abbia già una sua maturità . Se si vuole investire su un futuro anagrafico, dev'essere di età tra i 25 ed i 28 anni».
Ecco le parole di Insigne
«Sono molto felice. Sognavo fin da piccolo di legarmi al Napoli a lungo, sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato per altri cinque anni. Spero di non toglierla più questa maglia e voglio vincere qualche trofeo importante. Se a 13 anni mi avessero pronosticato questo futuro...avrei detto 'ma siete pazzi?'. C'era ancora Giuseppe Santoro, ieri mi ha scritto un messaggio e lo ringrazio. Sono contento di questa scelta, spero che tra cinque anni parleremo di un altro rinnovo: Napoli è casa mia. Devo tanto ai miei genitori, non mi hanno mai fatto mancare nulla. Ringrazio mia moglie e i miei figli che mi sopportano a casa, li amo e spero che mi staranno sempre vicino».
«Anche se quest'anno non siamo riusciti ad avvicinarci allo Scudetto, comunque siamo cresciuti molto e questo ci fa capire che in futuro potremo lottare con più armi su tutti i fronti. Speriamo di portare a frutto questo lavoro e vincere qualcosa di importante. Continuando a lavorare così, penso che l'anno prossimo ci toglieremo grandi soddisfazioni. Per adesso lotteremo fino alla fine per il secondo posto che meritiamo».
Insigne parla degli allenatori: «Devo ringraziare in particolare Zeman, che mi ha fatto diventare un giocatore da Serie A. Mazzarri mi ha fatto sacrificare, e poi Benitez mi ha dato tanto, con lui ho fatto un altro ruolo nel 4-4-2 e mi ha dato tanto in fase difensiva. Sarri...? Che dire? Grazie a lui sto facendo grandi cose, il mister è un martello. Spero rimanga a lungo, con lui possiamo vincere qualcosa di importante».
«Sono contento se mi dite che sul campo ho dimostrato di meritare il rinnovo, perché quando uno chiede è giusto che dia il massimo. Ho sempre dato il massimo anche quando sono partito male, non ho mai mollato perchè non si molla mai. Dovevo pensare solo a giocare, non al contratto. Comunque al di là di tutto con De Laurentiis c'è sempre stata una grande intesa».