"Voto al Napoli? Facile, 10. Siamo una squadra piena di giocatori forti, molto bravi: se continuiamo così, possiamo arrivare più in alto di quanto pensino tutti. Questo Napoli è una famiglia, un gruppo molto unito che lavora con impegno e guarda nella stessa direzione. Nessuno ha limiti. Possiamo crescere insieme, mano nella mano. No limits".
La Kvaramania. "E' bello sapere che tutti o comunque tanti la pensino così, ma proprio per questo motivo quando gioco do tutto me stesso. Il cento per cento. Più del massimo"
Kvaradona e Kvaravaggio? "Maradona è troppo grande, troppo tutto. Mi va bene benissimo il mio Kvara".
Umiltà . "Me l'hanno trasmessa i miei genitori, sono cresciuto così: non mi piace chi esagera e chi parla troppo. Io so soltanto che devo fare del mio meglio poi la gente giudicherà se sarò stato bravo oppure no"
I rimproveri di Spalletti. "Un grande allenatore. Molto, molto bravo: mi guarda da fuori e mi dice cosa sto facendo nella maniera giusta e cosa sto sbagliando. Mi fa migliorare. E' un maestro".
"Dove voglio arrivare? Sto lavorando molto per migliorare e voglio lavorare anche di più perché devo ancora imparare tante cose. Però una cosa è certa: voglio arrivare in alto"."
Lo sa che se vincesse lo scudetto diventerebbe l'idolo di Napoli e della Georgia? "Beh, chissà , magari. Mi fa sorridere. Vivo nei pressi del centro sportivo e tra mille impegni non ho ancora avuto modo di visitare Napoli, ma per quello che ho visto mi piace moltissimo: è accogliente, ti riempie di affetto e i tifosi e l'agente in genere sono straordinari. E' proprio come me l'avevano raccontata".
Il paragone con George Best: "Non faccio troppo caso a queste cose, inoltre è molto difficile arrivare a questi livelli. Diciamo che io voglio arrivare al mio livello. Per essere Kvara".
"Idolo? Cristiano Ronaldo. Anche se il mio primo amore è stato Guti del Real Madrid. Quando giocavo con gli amici a Tbilisi, la mia città , indossavamo magliette bianche: io, dietro, scrivevo il suo nome".