Quella di Roma è stata una partita ruvidissima, non bella e povera di emozioni.
La differenza però è che il Napoli qualche tiro in porta ha provato a farlo, la Roma non c'è mai arrivata. Mai. Anzi nei 15 minuti finali, quando in teoria doveva dare l'assalto, la palla è stata quasi tutto il tempo nella loro metà campo.
Va sottolineato che il gol arriva con Gaetano ed Elmas in campo assieme a Lobotka, a dimostrazione di una rosa che può davvero fare a meno di chiunque, trovando sempre la soluzione giusta.
La menzione speciale è per Osimhen, che dopo aver sbagliato la più ghiotta occasione nella ripresa, s'è inventato un missile da posizione angolata che ha deciso il match.
FORMAZIONI UFFICIALI:
Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Camara, Cristante, Pellegrini, Spinazzola; Zaniolo, Abraham. All. Mourinho
Napoli (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Minjae, Jesus, Olivera; Ndombele, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti
Lo scenario tattico è quello che si poteva prevedere. Mourinho sta chiuso dietro e prova a colpire in contropiede con palla lunga per Abraham e Zaniolo; il Napoli fa la partita ma si trova di fronte un muro.
Il portoghese mette Pellegrini su Lobotka, e istruisce i suoi di giocare molto aggressivi. Smaling si becca un giallo dopo un quarto d'ora, mentre Ibanez non è mai tenero con Lozano. Dall'altro lato Kvara viene francobollato da Karsdorp, che non si alza mai per non perderlo di vista.
Al 34' altra puntatina azzurra: dopo una lunga cavalcata sulla fascia, Olivera crossa lungo sul secondo palo e Lozano ci arriva come può, ma non può inquadrare la porta.
Al 37' episodio controverso. Zielinski serve Ndombele in area, la difesa giallorossa sonnecchia, il francese è bravo a crederci e arriva a spostare la palla, Rui Patricio lo mette giù.
Irrati chiama rigore, ma il VAR richiama lui. Il tocco di Rui Patricio è leggero, ma c'è, per cui viene cancellato il rigore.
Al 44' il Napoli recupera palla sulla tre quarti, Lozano fa tutto bene a va anche al tiro, che però è centrale.
Più Napoli nel primo tempo, ma nessun gol.
In avvio di ripresa bel break di Olivera, palla a Lozano che spara forte ma Rui Patricio alza con la punta delle dita.
Ma la partita è ancora più ingessata di prima, ed anche bruttina.
Così al 56' arriva il primo cambio. Fuori Ndombele, dentro Elmas.
Sull'angolo seguente, Jesus si divora il gol sparando dal dischetto di esterno fuori di 5 metri.
Il Napoli cresce.
Cambia anche la Roma: Belotti per Abraham.
Al 69' succede di tutto: un errore di Jesus innesca Zaniolo che entra in area e crossa basso, Meret devia, poi Zielinski in scivolata salva da un tiro di Camara a botta sicura, la palla resta a noi che ripartiamo di corsa, Lozano apre per Osimhen che si trova libera ma calcia fuori il diagonale.
Al 75' doppio cambio: Politano per Lozano e Gaetano (incredulo) per Zielinski.
Al 79' Osimehn si inventa una giocata pazzesca: lancio profondo di prima intenzione di Politano, il nigeriano va al corpo a corpo con Smalling, poi da posizione defilata spara un diagonale a mezz'altezza sul palo lontano, 0-1. Pazzesco.
A questo punto la Roma - in teoria - si dovrebbe gettare avanti per pareggiare.
In realtà quello che fa è gettare la palla avanti, sparacchiandola senza senso. In questo modo non si affacciano mai nella nostra tre quarti, fino al 95' quando Irrati manda tutti a casa.