"La sfida più sofferta? No, sono tutte sofferte, e proprio le sofferenze finali servono a sottolineare quanto non sia scontato quanto hanno fatto i ragazzi fin qui. Io li ringrazio per tutte le vittorie che ci hanno fatto gioire in questa prima parte di campionato stratosferica. Siamo un gruppo bellissimo, tutti compresi anche lo staff. Il ringraziamento ai giocatori per ciò che hanno fatto finora, per la disponibilità avuta verso i compagni tale da, qualche volta, perdere la disponibilità per se stessi. Hanno fatto una prima parte di campionato da marziani, il primo messaggio da parte mia è ringraziarli per quello che hanno fatto per la squadra e per me, con il mio staff stiamo a goderne le performance. Ora ci sono giorni di riposo che fanno bene, io sono convinto al di là del momento che c'era bisogno di riposarsi dopo un andamento da strizzacervelli, impossibile reggere dei ritmi a questi livelli qui".
Il Napoli è la squadra più plasmata da Spalletti in carriera? "Si, per mentalità e disponibilità sono una squadra eccezionale. Sono di un'età in cui è più facile stimolarli, per esempio i quattro che sono entrati hanno fatto benissimo, ma se ne avessi messo altri quattro avrebbero fatto lo stesso. Il mio lavoro è facilitato se loro accettano di essere i titolare dei 60' o dei 30' di volta in volta. E' una crescita che bisogna sempre fare se si ha il musino se si è giocato di meno, ma noi siamo a buon punto in questo senso".
Le sofferenze finali. "Loro sono stati bravi, sono una squadra forte: ieri ne abbiamo parlato delle partite che avevano vinto finora, hanno messo dentro giocatori come Samardzic che è fortissimo e lo sanno tutti, è uno Zielinski, un Anguissa, un giocatore forte. Poi qualcosa se lo sono guadagnato e noi abbiamo concesso, ed è diventata una partita complicata con un solo gol di scarto e la gente ha la sensazione che possa succedere l'inaspettabile".
Sulla classifica: "Ce ne sono sei di concorrenti e sono tutte vicinissime, perchè bastano due partite o due minuti per riuscire a trovarti problemi. La partita di stasera ci servirà per il futuro, perchè non era mai capitata per la bravura dei calciatori. Dovremo allontanare queste situazioni con ancora maggior bravura e consapevolezza".
Il cambio di Olivera e Mario Rui. "Cambio tecnico, serviva maggiore qualità e sapevo che Mario me l'avrebbe data. Due titolari da 45 minuti a testa".
"Cosa possiamo migliorare ancora? Possiamo utilizzare sempre meglio il tempo, per trovare qualcosa in cui diventare più forti: c'è sempre la possibilità di aggiungere qualcosa nella professione che fai, c'è sempre qualcosa da imparare. Si va laggiù in Turchia a fare le cose seriamente, non ho dubbi".